Genova. Fine della quarantena Covid per le persone positive? Sì ma “con opportuni comportamenti“, tenendo cioè la mascherina e limitando i contatti sociali per evitare di trasmettere il virus. È la posizione di Angelo Gratarola, nuovo assessore alla Sanità della Regione Liguria, interpellato oggi sul tema a margine della presentazione della campagna per la vaccinazione antinfluenzale.
“È un argomento su cui si dibatte – ha esordito Gratarola -. Certamente la vaccinazione massiccia anti-Covid ha mutato l’ospite, cioè noi, e questo lo prova il fatto che la malattia ha un volto diverso. Il virus è più contagioso di prima, ma siccome siamo diventati più immunocompetenti, rispondiamo in maniera più decisa. Vedremo quali saranno gli orientamenti”
E l’orientamento dell’assessore ligure è incline al superamento della quarantena: “Per esempio io, quando viaggio in zone affollate, siccome sono abituato da tantissimi anni di sala operatoria, metto la mascherina per me e per gli altri. Una volta che uno ha il Covid, se dovesse mantenere questo tipo di comportamento, cioè stare a casa se è sintomatico e mettersi la mascherina quando è in giro e cercare di non incontrare le persone, soprattutto quelle più fragili, queste potrebbero essere regole generali. Ma vedremo, è una questione di respiro nazionale”.
Sulla stessa linea, ormai da settimane, l’infettivologo del San Martino Matteo Bassetti: “Si deve intervenire sull’isolamento dei positivi uscendo dalla logica costrittiva e gestirlo invece in modo sanitario. È arrivato il momento di allineare il Covid ad altre malattie infettive respiratorie: siccome è diventato un virus simile all’influenza, deve essere a questo equiparato. La modifica della quarantena è un ulteriore modo per convivere con il virus. Mi auguro che lo stop alla quarantena sia tra i primi provvedimenti che prenderà il nuovo governo“.
Preoccupa semmai l’adesione ancora bassa alla quarta dose (21% in Liguria) per le persone più a rischio, anche se Gratarola non lancia l’allarme: “Non è sufficiente, dobbiamo salire. Ritengo che prevenire la malattia piuttosto che curarla sia meglio. Sarà un inverno difficile negli ospedali? Spero di no, abbiamo visto che cosa significhi avere gli ospedali affollati, trasformarli, limitare alcune attività. Io credo di no. Se questa vaccinazione anti-Covid va avanti e quella antinfluenzale la si associa in maniera massiccia, la sinergia delle due procedure potrebbe anche mettere in sicurezza gli ospedali”.