Genova. “Bisogna accelerare con le quarte dosi per over 65 e fragili. Sono ancora troppo poche. Iniziano ad arrivare in ospedale con forme, anche impegnative le persone anziane e fragili che hanno fatto terza dose oltre 8-10 mesi prima“. A lanciare l’allarme è Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
“Bisogna concentrarsi su queste categorie a rischio senza perdere forze e tempo per vaccinare tutti gli altri – prosegue Bassetti, parlando attraverso la propria pagina Facebook -. Le prossime tre settimane saranno decisive per capire come andrà il prossimo autunno/inverno con il Covid e poi con l’influenza, che non deve essere sottovalutata”.
Concetto che l’infettivologo genovese aveva già espresso quando in Liguria, su indicazione del ministero della Salute, erano partite le prenotazioni della quarta dose per tutti gli over 12, senza distinzioni di età o condizioni patologiche. “Aprire a tutti è stato un errore – aveva detto a Genova24 -. Cento ventenni senza quarta dose pesano molto meno sul sistema sanitario di un 80enne senza quarta dose. Io mi concentrerei su chi ha più di 65 anni e su chi ne ha meno ma soffre di fragilità come leucemia o bronchite cronica.
Come ha chiarito il ministero della Salute, la quarta dose coi nuovi vaccini bivalenti aggiornati alle varianti resta raccomandata “prioritariamente” per “tutte le persone di età maggiore o uguale a 60 anni, delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età maggiore o uguale a 12 anni, degli operatori sanitari, degli ospiti e operatori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza“. Ma la circolare di cinque giorni fa ha introdotto una novità: i nuovi vaccini “potranno essere resi disponibili, su richiesta dell’interessato, come seconda dose di richiamo per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni” o che siano guariti nello stesso tempo.