Strategie

Chiudere il centro di Genova alle auto? Bucci: “Sì ma non subito, prima serve il trasporto pubblico”

"Sono favorevole a questo trend, l'obiettivo è una città decarbonizzata. Ma non si può fare tutto in un colpo"

Generico ottobre 2022

Genova. Il centro di Genova chiuso ad auto e moto, almeno quelle termiche? “Sì, ma non nell’immediato”. E non prima di aver completato il potenziamento del trasporto pubblico. È la linea dettata dal sindaco Marco Bucci nel giorno in cui a Milano partono i nuovi, pesanti divieti in Area B e mentre a Genova si diffonde una petizione online in cui si chiede la pedonalizzazione di via XX Settembre, piazza Colombo e zone limitrofe, vietando tutta l’area tra Brignole e Principe ai mezzi inquinanti.

Sono favorevole a questo trend – puntualizza Bucci -. Vogliamo che Genova sia la città più ecosostenibile. Abbiamo già il grande vantaggio di avere il 73% di aree verdi in tutto il Comune. Alla fine del 2025 avremo tutto il trasporto pubblico locale completamente decarbonizzato. Il nostro obiettivo è quello di avere la città completamente decarbonizzata. Queste norme che vengono introdotte sono importanti e le porteremo avanti. Bisogna stabilire le condizioni, parlare con cittadini e negozianti. Ma la direzione è quella: trasporto elettrico, trasporto pubblico e meno privato possibile, perché questo consente la diminuzione di CO2 nell’aria”.

Un centro “a emissioni zero” è dunque nei piani dell’amministrazione, però non subito: “Deve essere fatto col consenso di tutti, pezzo per pezzo, in maniera tale che tutti ne possano trarre beneficio”, spiega Bucci ricordando l’esempio di via San Lorenzo: “Quando è stata chiusa alle macchine sembrava un problema enorme, oggi nessuno tornerebbe più indietro”.

Servono “criterio e gradualità, non si può fare tutto in un colpo”, sottolinea il sindaco. E soprattutto, “se non c’è il trasporto pubblico locale non funziona. Bisogna completare la metropolitana, lo Skymetro, i quattro assi di forza, il collegamento per gli Erzelli, la metropolitana ferroviaria tra Voltri e Brignole: quando avremo tutte queste cose non ci sarà più bisogno dell’automobile”.

La chiusura di via XX Settembre al traffico privato, con allargamento dei marciapiedi e pista ciclabile, è prevista dal progetto degli assi di forza del trasporto pubblico. Per ora l’iter è fermo alla progettazione delle nuove rimesse di Staglieno e Gavette che ospiteranno i mezzi elettrici. Inoltre, l’anno scorso il Comune aveva intenzione di istituire una Ztl tra piazza Fontane Marose, via XXV Aprile e via Roma, una sorta di semi-pedonalizzazione che però non si è mai tradotta in fatti.

La petizione è stata lanciata su Change.org dagli attivisti del gruppo #genovaciclabile: “Crediamo fortemente in una Genova smart, moderna e sostenibile, una città a emissioni zero a misura di persona dove gli spazi siano dedicati alla vita, alla salute e non più alle automobili e dove le morti in strada e da smog siano azzerate – spiegano i promotori -. Per ottenere questo secondo noi serve una Genova città 30 dove i mezzi pubblici, le piste ciclabili, le zone 30 e 20, le zone pedonali siano la norma e non più l’ eccezione, una città proiettata nel futuro in cui le automobili e moto private si riducano giorno dopo giorno lasciando spazio ai mezzi sostenibili e soprattutto alle persone”.

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