Sport

Canottaggio, i 120 anni dell’Elpis Genova in un libro sostenuto da Fondazione Carige

Un viaggio che inizia il 4 settembre 1902, data della fondazione del sodalizio biancoceleste da parte di 31 soci, e arriva ai giorni nostri

Generico ottobre 2022

Genova. Un libro per racchiudere 120 anni di storia sportiva. “Canottieri Genovesi Elpis: 120 anni di gloria, passione e speranza”, realizzato grazie al sostegno e al contributo della Fondazione Carige, racconta le sfide superate e i traguardi, non solo agonistici, tagliati dal circolo remiero di Porticciolo Duca degli Abruzzi.

Un viaggio che inizia il 4 settembre 1902, data della fondazione del sodalizio biancoceleste da parte di 31 soci, e arriva ai giorni nostri. Ci sono i racconti di episodi accaduti tra le due Guerre, c’è l’attenzione alla sede del Molo Giano che nell’ultimo decennio del Novecento è oggetto di una profonda riqualificazione e ricostruzione, i focus sui successi nazionali e internazionali che arrivano soprattutto negli ultimi 25 anni con presenze azzurre anche ai Mondiali Assoluti.

E’ l’11 giugno 1904 quando un equipaggio dell’Elpis trionfa a una regata disputata a Genova, è nel mese successivo che si registrano l’affiliazione al Reale Rowing Club Italiano e la prima partecipazione ai Campionati Italiani con una Jole a 4.

L’anno successivo è quello della prima sede, un galleggiante su tre piani, mentre nel 1930 arriva la prima sede a terra in cemento armato nel Molo Giano che però avrà vita breve in quanto distrutta il 4 settembre 1944 dalle bombe sganciate dall’aviazione britannica.

La storia corre avanti proprio attraverso la ricostruzione della sede, definitivamente rinnovata tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila grazie al progetto dell’architetto Roberta Ruggia, e gli importanti risultati ottenuti in campo agonistico.

Dal primo campione italiano Mario Rosso agli azzurri Davide Mumolo e Cesare Gabbia, medagliati ai Mondiali e in corsa per la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024: attenzione poi ai risultati conseguiti dagli storici atleti Stefano Bellio, Daniela Barabino, Andrea Costa, Filippo e Federico Dodero, Davide Pignone, Giorgio Perelli e Nicolò Razeto. Tra le vittorie più recenti, i Mondiali di Coastal Rowing firmati dai fratelli Federico e Francesco Garibaldi.

Si arriva poi ai giorni nostri con l’organizzazione di grandi eventi nazionali e internazionali come i Tricolori Coastal Rowing 2013 e il World Rowing FISA Coastal Tour 2017 e la soddisfazione di vedere i propri atleti trionfare nel dicembre 2021 a bordo del Galeone di Genova in occasione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare.

Tra gli aneddoti importanti c’è il salvataggio di due aviatori avvenuto il 27 marzo 1921 da parte di un equipaggio Elpis, il racconto di trasferte tempestose in pulmino con il carrello delle imbarcazioni, l’incontro con Papa Giovanni Paolo II attraverso una delegazione composta dall’allenatore Filippo Bonifacio e gli atleti Daniela Barabino e Mario Rosso.

“Canottieri Genovesi Elpis: 120 anni di gloria, passione e speranza”, coordinato da Gabriella Massaferro, Luca Bragoli, Bruno Cervetto, Claudio Loreto e Mario Rosso, è un racconto attraverso il quale i soci di oggi possano venire a conoscenza delle radici del Sodalizio, e degli eventi che ne hanno caratterizzato la storia. “Una storia che non è solo quella con la S maiuscola, che pure compare tra le pagine del libro, nei racconti della seconda guerra mondiale; ma anche di piccoli fatti in grado di animare il racconto, di far sorridere, di consentire a chi ne è stato protagonista di ritrovarsi nel racconto stesso” dichiarano gli autori.

“Questo libro, fatto di episodi, aneddoti e vicende del passato, è una celebrazione gioiosa della storia del Sodalizio e del suo spirito indomito. Perché la Canottieri Genovesi Elpis, nonostante le tante e complicate sfide della sua storia, è sempre riuscita a gettare il cuore oltre l’ostacolo ed andare avanti nel segno della speranza – afferma il presidente Luca Bragoli – Quella speranza, mai perduta, che Elpis porta ontologicamente con sé, nel proprio nome, e – possiamo dirlo a ragion veduta – nel proprio destino”.

“La Fondazione Carige è intervenuta per sostenere questo bellissimo libro perché attraverso le sue pagine si colgono elementi importanti della cultura dello Sport, della cultura di Genova e del Porticciolo Duca degli Abruzzi – afferma l’avvocato Maurizio Barabino, membro del Consiglio di Indirizzo di Fondazione Carige – Lo Sport, per noi, è soprattutto cultura: l’obiettivo non è solo vincere le gare ma anche formare i futuri giovani.

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