Genova. Siamo quasi a novembre ma ancora non si sono levate di mezzo. Stiamo parlando delle zanzare, soprattutto quelle più diffuse, le normalissime culex pipiens, in alcune zone della città vivono (e pungono) ancora più che durante la recente estate e sono in tanti a chiedersi perché, quanto ancora sarà necessario sopportarle e se il perdurare della loro presenza sarà una costante nei prossimi anni.
La problematica supera i confini del semplice “fastidio” e diventa di tipo sanitario dopo che in Valpolcevera, a San Quirico, è stato riscontrato – su una zanzara nei pressi del mercato dei fiori di via Semini – un caso di Usutu, adenovirus esotico raramente pericoloso per l’uomo e che colpisce quasi sempre gli uccelli, ma che Comune e Asl3 hanno deciso di stroncare prima che possa diffondersi ulteriormente. Ecco perché mercoledì 26, quando dovrebbe cessare di piovere, scatterà la disinfestazione.
Perché così tante zanzare. L’estate siccitosa appena trascorsa ha avuto, tra gli effetti sull’ecosistema, quello di avere bloccato la fioritura di molte piante che erano entrate come in stand by per risparmiare risorse. Le stesse piante, con le piogge di questi giorni, associate a temperature quasi estive, sono “esplose”.
Piogge, piante rigogliose, pozzanghere, temperature miti: tutte condizioni perfette anche per la riproduzione delle zanzare, per la sopravvivenza delle larve e per la loro trasformazione in nuovi esemplari.
Il Cnr però ha evidenziato come la presenza delle zanzare sul nostro territorio anche dopo la stagione estiva non è causata solo dai cambiamenti climatici. Le zanzare sono spesso “importate”: specie esotiche, aliene rispetto a quelle nostrane, più resistenti e con cicli vitali diversi e che, soprattutto, possono portare malattie anche pericolose come la dengue e il virus West Nile, o agenti patogeni di encefalite e, nei cani, di filariasi. O, come nel caso della zanzare di San Quirico, il virus Usutu.
Usutu, un caso a San Quirico. Si tratta del primo caso rilevato a Genova e di uno dei primi in Italia. Riscontrato su una zanzara all’interno del mercato dei fiori di via Semini è probabile che sia stato, appunto, importato dall’estero con un carico di piante. L’Usutu, un adenovirus, non è “nuovo” in assoluto ma solo recentemente è arrivato in Italia, di origine aviaria, è trasmesso dalle zanzare agli animali, soprattutto agli uccelli e assai raramente agli uomini ma può portare – solo nei casi più gravi – a disturbi neurologici.
La disinfestazione è stata decisa dal Comune di Genova con un’ordinanza di quattro giorni fa. Si svolgerà nei pressi del mercato dei fiori di San Quirico, lungo il torrente Polcevera, a partire da mercoledì 26 ottobre – prima l’azione larvicida dei prodotti utilizzati sarebbe vanificata dalle piogge – e dovrebbe svolgersi in un solo giorno.
L’intervento di disinfestazione larvicida sarà concentrato sui focolai larvali artificiali (caditoie, tombini) mediante un prodotto ad azione fisico-meccanica, che garantisca la formazione di un film siliconico in grado di inibire lo sviluppo larvale e nei focolai larvali naturali (pozze, torrenti) mediante un prodotto biologico senza alcuna tossicità nei confronti dell’uomo, delle piante e degli animali, in grado di colpire esclusivamente le larve di alcune famiglie di insetti. Un ulteriore intervento di disinfestazione adulticida attraverso l’utilizzo di prodotti abbattenti solo ed esclusivamente all’interno delle aree del mercato florovivaistico, evitando ogni possibile ricaduta in ambiente esterno o naturale.
“Esiste un piano nazionale del ministero della Salute per il monitoraggio virus trasmessi da vettori artropodi, come ad esempio le zanzare. In base al piano, abbiamo delle centraline di controllo nei luoghi potenzialmente più esposti, quindi porto, aeroporto, i principali ospedali e il mercato florovivaistico, per la presenza di specie vegetali importate”, dichiara l’assessore agli Animali del Comune di Genova Francesca Corso..
“Ci tengo a dire che in Liguria, a differenza di altre regioni dove c’è la presenza di paludi, non ci sono fenomeni importanti di presenza di virus patogeni trasmissibili all’uomo da parte di insetti: le ultime segnalazioni di infezioni, in quel caso di Dengue, risalgono al 2019 di cittadini che sono entrati in contatto con zanzare all’estero. I soggetti preposti al monitoraggio e alla prevenzione di rischi alla salute dell’uomo, Asl e Istituto zooprofilattico, tengono sotto controllo costantemente la situazione e come Comune siamo pronti a prendere eventuali provvedimenti a tutela della salute dei cittadini. A oggi non abbiamo evidenze di ulteriori provvedimenti da attivare, ma nel caso gli organismi preposti al controllo della salute pubblica ci diano ulteriori indicazioni, procederemo con puntualità”, conclude Corso.
Non solo malattie, come evitare di far proliferare le zanzare. I consigli sono i medesimi di altre stagioni: eliminare in ristagni di acqua nei barili e nei sottovasi. Sarebbe meglio invece evitare disinfestazioni fai da te che potrebbe andare a sterminare anche altri tipi di insetti utili all’ecosistema e ad alterare equilibri naturali.
Zanzare sotto l’albero di Natale? E’ possibile: dipenderà dalle condizioni meteo ma non è escluso che con un inverno altalenante tra giornate di grande freddo e altre di caldo improvviso le larve possano tornare a schiudersi.