Scenari

Berrino verso la nomina a sottosegretario, per la giunta Toti pronti Sartori o Cavallo

La ministra del Turismo Santanchè potrebbe chiamare l'ex assessore regionale, ma in quel caso il sostituto non sarà imperiese

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Genova. Il diretto interessato continua a negare, eppure sono molte le indiscrezioni che parlano di Gianni Berrino, ex assessore della giunta Toti, come futuro sottosegretario al Turismo del governo Meloni. Eletto senatore nel collegio uninominale di Ponente con quasi il 45% dei consensi, la ministra Daniela Santanchè potrebbe chiamarlo in virtù della sua esperienza pluriennale da assessore in Liguria, dove ha gestito dal 2015 anche le deleghe al Turismo e ai Trasporti.

Una nomina che da una parte allargherebbe la rappresentanza della Liguria al governo (dopo il ministro Zangrillo e la nomina virtualmente scontata di Edoardo Rixi alle Infrastrutture), ma dall’altra modificherebbe gli equilibri politici interni dei meloniani. Fino a qualche settimana fa la logica per il rimpasto di giunta sembrava scontata: sostituire un assessore imperiese di Fratelli d’Italia con un assessore dello stesso territorio e dello stesso partito, trasferendo le medesime deleghe. Ma se Berrino assumerà un ruolo nell’esecutivo, la rappresentanza dell’estremo Ponente in piazza De Ferrari potrebbe restare al solo Marco Scajola.

Due i nomi in campo, se sarà questo lo scenario. Il primo è Claudio Cavallo, coordinatore provinciale di Savona e sindaco di Stellanello, presente fin da subito nella rosa dei possibili assessori, gradito in particolare al ministro Francesco Lollobrigida. Il secondo è Augusto Sartori, ex consigliere regionale, nato a Ventimiglia ma imprenditore della ristorazione a Santa Margherita, dove ricopre anche la carica di presidente di Ascom. Il suo principale sponsor è il presidente del Senato Ignazio La Russa.

In tutto questo il famoso incontro tra il coordinatore regionale Matteo Rosso e Giorgia Meloni non c’è ancora stato e forse neppure ci sarà, almeno finché non sarà definita la partita dei sottosegretari. Ad avere voce in capitolo, più che la stessa leader, potrebbero essere i suoi maggiorenti. Sia Cavallo sia Sartori, comunque, sarebbero espressione di territori che ad oggi sono privi di esponenti in giunta. Se invece Berrino non diventerà sottosegretario, rimane valida la terna imperiese: Luca Lombardi, capogruppo a Sanremo, Paolo Strescino, responsabile degli Enti locali, e il ventimigliese Fabrizio Cravero.

Oltre a Berrino e Rixi, altri liguri potrebbero entrare nella squadra di governo, soprattutto chi non è riuscito a farsi (ri)eleggere in Parlamento. Sembra destinato alla riconferma lo spezzino Andrea Costa di Noi Moderati, già sottosegretario alla Salute del governo Draghi. Folta è la lista degli esclusi della Lega che potrebbero accasarsi in qualche ministero: Sara Foscolo, Flavio Di Muro, Paolo Ripamonti, Lorenzo Viviani. E in Forza Italia si lavora per recuperare Roberto Cassinelli.

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