Curiosità

Béatrice et Bénédict, doppio debutto assoluto al Teatro Carlo Felice

Si tratta della centesima opera in repertorio per il maestro Donato Renzetti

pierangelo conte, donato renzetti, claudio orazi

Genova. Una prima assoluta per l’Italia e il debutto di un allestimento mai visto dal vivo. Sono due le grandi suggestioni che il Teatro Carlo Felice offre per l’inagurazione di stagione di venerdì 28 ottobre: Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz è inoltre il centesimo titolo che il maestro Donato Renzetti avrà in repertorio. Un record.

Con l’opéra-comique, su libretto ispirato a Much ado about nothing (Molto rumore per nulla) di William Shakespeare, si colma così un vuoto nella programmazione italiana di questo titolo del grande operista francese, “che tra l’altro è ricco di riferimento all’Italia, in particolare a Messina” sottolinea il direttore artistico Pierangelo Conte.

L’opera, presentata nell’allestimento dell’Opéra de Lyon (mai andato in scena per il Covid, ma soltanto registrato su youtube) realizzato in collaborazione con l’Opera Carlo Felice Genova, sarà diretta appunto da Donato Renzetti, direttore emerito del teatro: “La sinfonia contenuta in quest’opera è un capolavorino, a mio parere la parte debole sta nel testo. Berlioz ha tagliato un po’ troppo. Per questo in Italia non è mai stata rappresentata. Contiene melodie mai sentite sulle scene di un teatro lirico”.

La produzione è firmata da Damiano Michieletto, tra i registi italiani più acclamati a livello nazionale e internazionale, che ne darà una rilettura moderna. Conte ha annunciato che Michieletto sarà ospite almeno una volta all’anno al Teatro Carlo Felice. Le scene sono curate da Paolo Fantin, i costumi firmati da Agostino Cavalca, la coreografia è di Chiara Vecchi e le luci di Alessandro Carletti.

Il cast è composto da Nicola Ulivieri (Don Pedro), Yoann Dubruque (Claudio), Julien Behr che si alterna con Giorgio Misseri nel ruolo di Bénédict, Gérald Robert-Tissot (Léonato), Benedetta Torre con Francesca Benitez impegnata nel ruolo di Héro, Cecilia Molinari che con Sofia Koberidze interpreta Béatrice, Eve-Maud Hubeaux che insieme a Gaia Petrone impersona il ruolo di Ursule e Ivan Thirion (Somarone). Il coro e l’orchestra saranno dimensionati, assecondando una lettura di matrice mozartiana.

Il sovrintendente Claudio Orazi ribadisce la mission della sua gestione: “Siamo sempre più policentrici, ci chiamano i Comuni, le fondazioni bancarie, chi organizza eventi per avere la nostra orchestra, il coro e il coro delle voci bianche. La Fondazione policentrica si sta formando. Inoltre vogliamo diventare un punto di riferimento del panorama musicale italiano. Restituiremo un Dvd con questa produzione e contiamo nella ripresa televisiva. Restituiamo all’Italia una tessera musicale che mancava”.

“Portiamo a termine un lavoro che dura da più di un anno − afferma Conte − cogliere un buco così clamoroso è un motivo di interesse, visto che l’opera è piuttosto eseguita in Francia e non solo”. Le parti cantate e recitate sono in francese.

Repliche sino al 6 ottobre (qui tutte le informazioni).

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