Genova. Entra nel vivo il progetto dei quattro assi di forza del trasporto pubblico a Genova. Il Comune di Genova ha pubblicato la gara d’appalto per la progettazione esecutiva e i lavori suddivisi in due lotti. Il primo comprende gli assi Centro, Levante e Ponente oltre che al parcheggio di interscambio in via delle Campanule (che viene indicato ancora come “opzione”), mentre l’asse della Valbisagno sarà oggetto di un secondo lotto. Attualmente è già in corso la progettazione delle nuove rimesse Staglieno e Gavette, mentre il deposito del Levante sorgerà al posto dello stadio Carlini.
“Con l’uscita della gara di appalto integrato dopo alcuni mesi di lavoro di progettazione, viene mantenuto l’obiettivo di aggiudicare i lavori entro fine 2022 e iniziare i cantieri nel 2023“, si legge in una nota del Comune. In realtà l’intenzione originaria, come chiarito dall’assessore Matteo Campora durante una commissione consiliare nel giugno 2021, era iniziare i lavori entro la fine del 2021. In ogni caso, visto che parte delle risorse arriva dal Pnrr, l’opera dovrà essere tutta completata nel 2026.
Il primo lotto in gara prevede un importo complessivo di quasi 137 milioni di euro (di cui 129 milioni per l’esecuzione dei lavori), oltre a quasi 15 milioni per l’opzione del parcheggio di interscambio a Quarto. Per il secondo lotto, quello della Valbisagno che sarà interessata anche dal progetto dello Skymetro, sono disponibili altri 44,4 milioni (41,6 per l’esecuzione dei lavori). Tutti gli interventi sono finanziati dal pacchetto di 471 milioni complessivi concessi dal ministero delle Infrastrutture e coperti in parte coi fondi del Pnrr. Per il “quinto asse”, quello della Valpolcevera, si pensa a un project financing con bus elettrici proposto da Iren.
“Un appalto molto importante per l’intera città, non solo per l’importo dei lavori di oltre 250 milioni di euro, ma anche per la sua valenza strategica in ottica di una visione moderna, sostenibile, efficiente del trasporto pubblico locale a Genova”, ha commentato l’assessore alla Mobilità Matteo Campora.
Il progetto definitivo, realizzato da Italferr, prevede due tipi diversi di veicoli, come concordato col ministero. Sui tre assi di Levante, Centro e Ponente saranno utilizzati filobus con tecnologia Imc (in-motion charging), in grado di marciare per metà del percorso staccati dalla bifilare, che sarà mantenuta nel tratto già esistente. In Valbisagno si punta invece su bus elettrici che si ricaricano con un sistema flash charging in maniera ultraveloce alle fermate senza bisogno di cavi aerei. Il nuovo parco sarà composto da 145 tra filobus e bus elettrici da 18 metri, che saranno acquistati a partire dal 2023.
In totale la rete delle linee di forza si estenderà per 96 chilometri da Levante a Ponente e nelle valli, attraversando il centro. I capilinea saranno a Voltri, Prato, Marassi (piazza Galileo Ferraris) e Nervi (via del Commercio). Secondo il Comune, “le corsie riservate e il preferenziamento semaforico garantiranno velocità di percorrenza elevate, rispetto delle frequenze, tempi minimi di arrivo a destinazione”. Le nuove fermate (oltre 400) saranno completamente sostituite e riammodernate garantendo accessibilità, sicurezza e confort con una tecnologia all’avanguardia che sarà in grado di fornire a tutti informazioni sul viaggio.
A proposito di assi di forza, è ancora aperta la questione della nuova rimessa con annesso parcheggio di interscambio in via Bobbio a Staglieno. Dopo la protesta del comitato di via Vecchia, che ha chiesto di rivedere il progetto che prevede nuove costruzioni e demolizioni delle case con relativi espropri, l’assessore Campora si era impegnato a studiare un’alternativa con Italferr. Al momento, da quanto si apprende, il Comune sta procedendo con l’idea originaria tenendo aperta la possibilità di una revisione meno impattante.
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