Definitiva

Arenzano, una galleria paramassi contro le frane: così l’Aurelia non chiuderà più in allerta meteo

Oggi la chiusura scatta anche in allerta gialla, l'assessore Giampedrone: "Dal 18 ottobre partono i lavori di ripristino, a breve sarà rimossa l'ordinanza"

galleria paramassi pizzo aurelia arenzano

Arenzano. Una galleria paramassi a prolungamento della galleria Pizzo esistente per risolvere definitivamente il problema delle frane che dal 2016 costringe a chiudere l’Aurelia tra Genova e Arenzano ad ogni allerta meteo (anche gialla, come prevede l’ultima ordinanza). È quanto prevede il progetto definitivo di Anas, che realizzerà l’intervento per un investimento stimato di circa 16 milioni di euro, anticipato oggi in consiglio regionale dall’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone in risposta a due interrogazioni sul tema presentate da Pd e Lega.

Durante l’ultima fase di maltempo un piccolo smottamento aveva lesionato le reti di protezione, costringendo Anas a imporre la chiusura del tratto di Aurelia in zona Pizzo anche in allerta gialla, condizione che si verifica ancora più spesso. L’ennesima tegola per Arenzano e Cogoleto, visto che le uniche alternative per muoversi tra il capoluogo e le due località del Ponente, in caso di interruzione della statale, sono l’autostrada A10 (che è tornata a pagamento) e la ferrovia che non sempre garantisce un servizio ottimale per i pendolari.

La prima buona notizia è che i lavori di ripristino inizieranno il 18 ottobre e nel giro di dieci giorni, dunque entro il mese corrente, questa ulteriore criticità dovrebbe essere risolta: “Domani ci sarà un incontro in Comune. Abbiamo chiesto ad Anas di anticipare gli interventi in parete, che costeranno più di 2 milioni e saranno molto significativi – ha spiegato Giampedrone -. Siamo in attesa di poter confermare che le prime operazioni di disgaggio consentano di eliminare la chiusura automatica della strada in allerta gialla. Ma fino a quel momento sarà ancora in vigore, quindi la tempestività è fondamentale”.

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La soluzione definitiva alle fragilità idrogeologiche del versante arriverà invece con la nuova galleria artificiale progettata da Anas. Si tratterà di una struttura a sbalzo, senza alcun sostegno sul lato mare, ancorata alla roccia o ad una platea di fondazione interrata. In pratica si presenterà come una sorta di tettoia sulla strada. Partendo dall’estremità occidentale dell’attuale galleria Pizzo, avrà uno sviluppo complessivo di 300 metri suddivisi in due sezioni da 250 e 50 metri, in modo da garantire la sicurezza lungo tutta la porzione potenzialmente instabile del versante. Oltre alla galleria paramassi saranno realizzati un nuovo muro di sostegno a Ponente, una protezione per le opere idrauliche del rio Giano (che attualmente passa sotto l’imbocco della galleria Pizzo lato Arenzano), regimazione delle acque del versante e viabilità di servizio per la manutenzione della nuova galleria.

Come ha spiegato l’assessore Giampedrone, il progetto definitivo sarà esaminato dalla conferenza dei servizi decisoria fissata al 3 dicembre. Una volta ottenuto il parere favorevole, Anas passerà alla progettazione definitiva e alla realizzazione delle opere.

“Già nel 2021 avevo presentato un’interrogazione sulla frana in località Pizzo di Arenzano perché la situazione era già insostenibile allora. Oggi in aula sono tornato sulla questione dopo uno smottamento e ho chiesto urgentemente di rendere noto ai cittadini di Arenzano e Cogoleto, le tempistiche per la messa in sicurezza definitiva dell’area – commenta il consigliere del Pd Armando Sanna -. Sono riuscito ad ottenere due buone notizie dall’assessore. Mi auguro che i lavori vengano ultimati nei tempi stabiliti in modo che sia eliminato ogni tipo di limitazione al transito”.

Nel frattempo i cittadini di Arenzano e Cogoleto temono un altro autunno di disagi. “Chiediamo se si possa garantire, come chiesto dai sindaci dei due Comuni, il transito autostradale gratuito durante la chiusura del relativo tratto di Aurelia, l’inserimento di corse aggiuntive su rotaia, l’estensione del biglietto unico integrato nel territorio metropolitano, aumentando le corse verso Genova e portando la partenza e l’arrivo dei treni metropolitani alla stazione di Cogoleto”, è intervenuto in aula il consigliere della Lega Alessio Piana. Istanze che Giampedrone si è impegnato a portare avanti se i lavori di ripristino delle rete dovessero allungarsi. “A breve saranno 7 anni che conviviamo con questa situazione – ha aggiunto Piana -. A questo punto è fondamentale stringere i tempi il più possibile”.

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