Deja vu

Ansaldo energia, l’Usb: “La Uilm ha ancora una volta lasciato soli lavoratori e delegati”

Un anno fa quasi tutti i delegati Uilm dell'ex Ilva passarono al sindacato di base: "Ci auguriamo che il nostro esempio possa aiutare altri lavoratori a liberarsi di certi sistemi consolidati"

Ansaldo energia, 13 ottobre: secondo giorno di proteste

Genova. Nei giorni di lotta in difesa di Ansaldo Energia anche l’Usb di Acciaierie D’Italia e del porto si sono uniti alle iniziative in solidarietà ai lavoratori.

“Anche questa volta abbiamo dovuto assistere all’assenza totale delle istituzioni locali e governative che hanno preferito rinchiudersi nelle loro stanze istituzionali, rivolgendo unicamente appellativi come teppisti ai lavoratori in piazza, al posto di sostenere le loro legittime richieste” dice il sindacato di base in una nota.

Ma, soprattutto, per l’Usb la frattura della Uil-Uilm con gli altri sindacati è un dejà vu: “Sembra non aver imparato nulla dal recente passato con Fincantieri e Acciaierie D’Italia dove è praticamente scomparsa nella sua rappresentanza” e ha lasciato “nuovamente i lavoratori e i suoi delegati a combattere da soli per sostenere il volere governativo e politico”.

Proprio una anno fa, ricorda Usb, in Acciaierie D’Italia i delegati Uilm diedero le dimissioni “seguiti da tutti gli iscritti” e intraprendendo il percorso di USB , che un anno dopo ha portato ad avere la rappresentanza rsu in fabbrica.

“Un esempio vero del fatto he i lavoratori non scelgono le segreterie ma i propri compagni di lavoro. Ci auguriamo – conclude la nota – che il nostro esempio di coraggio possa aiutare molti lavoratori a liberarsi da certi sistemi consolidati, che non rappresentano più il Lavoratore.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.