Alassio. In data odierna (25 ottobre), i carabinieri della Compagnia di Alassio hanno consegnato al Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” di Genova una coppia di zanne d’avorio di elefante che sono state scoperte e poste sotto sequestro a luglio e che, a partire da oggi, saranno custodite nei laboratori del museo, all’interno dell’area studio dedicata.
Il sequestro, operato dai carabinieri del Nucleo Operativo, è avvenuto durante l’esecuzione di un provvedimento di liberazione di un immobile nel Comune di Alassio, disposto dal Tribunale di Savona, dove i militari hanno notato che, appese su una parete del soggiorno, vi erano due zanne di elefante aventi dimensioni pari a 167cm e 180 cm.
Le fattezze dei pezzi, per un valore approssimativo di circa 100mila euro, hanno insospettito gli operanti, i quali, al termine degli accertamenti hanno constatato la mancanza della documentazione attestante provenienza e legittima detenzione delle zanne o che si trattassero di semplici riproduzioni.
Il detentore è stato denunciato all’Autorità giudiziaria di Savona e su disposizione della stessa le zanne sono state sottoposte a perizia tecnica da parte di personale del Nucleo C.I.T.E.S. del Gruppo Carabinieri Forestale di Imperia, i quali, dopo averne accertato l’autenticità hanno effettuato dei complessi test genetici per risalire alla specie di appartenenza, identificandola con maggiore probabilità “Loxodonta africana”, a rischio estinzione.
I carabinieri della Compagnia di Alassio si sono già resi, nel passato, protagonisti di importanti rinvenimenti, come la più famosa operazione denominata “Nemo” nell’anno 2013, dove unitamente al Nucleo subacquei sono stati individuati 7 siti archeologici sottomarini sconosciuti, importantissimi per lo studio e la ricerca storico-scientifica dei traffici marittimi del mediterraneo in epoca romana, medievale e post-medievale ed il contestuale rinvenimento e consegna al Museo del Mare di Imperia di 117 reperti storici.