Svolta

Addio obbligo vaccinale, Bassetti: “Giusto così ma non deve passare un messaggio no-vax”

Cambio di passo del governo Meloni: da domani non sarà più obbligatorio il vaccino anti-Covid per lavorare negli ospedali

matteo bassetti

Genova. Dal 1° novembre non sarà più obbligatorio il vaccino anti-Covid per lavorare nella sanità: fa discutere il primo provvedimento sulla pandemia approvato oggi dal Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni, un netto cambio di rotta rispetto al passato che consentirà il rientro anticipato – rispetto alla precedente scadenza del 31 dicembre – di tutto il personale sospeso per effetto delle misure varate dal governo Draghi: in Liguria si tratta di 263 unità di personale.

Da Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, arriva un via libera con riserva. “Sul fatto che si possa arrivare alla fine dell’obbligo vaccinale in contesto come quello del 2022 mi pare corretto – osserva l’infettivologo -. Oggi il virus è profondamente diverso dal 2021. Io manterrei l’obbligo nei reparti a rischio come malattie infettive, pronto soccorso e rianimazione. In altri reparti la fine dell’obbligo vuol dire anche reintegrare persone fondamentali per il nostro sistema. Nel 2021 sono stati fermati medici e infermieri e non sono stati rimpiazzati. Le amministrazioni hanno grandi difficoltà a mandare avanti i servizi”.

Tuttavia Bassetti intravede un rischio: “Credo che quella norma fosse corretta. L’importante è che cambiarla non faccia dire al governo che quanto fatto nel 2021 fosse un errore. Equivarrebbe a dire che i vaccini non sono serviti a niente, sarebbe come dire ai no-vax: avevate ragione voi. Oggi, per la situazione epidemiologica attuale, possiamo anche dire che un operatore non vaccinato lavora in reparti a basso rischio, ma non deve passare il concetto che è stato sbagliato introdurre l’obbligo nel 2021″.

“Dobbiamo essere tutti molto forti nell’alzare un muro verso chi vuol far diventare i vaccini una battaglia politica. I vaccini non sono né di destra né di sinistra, ma sono di tutti e per tutti.  Mi spiace vedere questo distinguo che qualcuno sta facendo – continua Bassetti -. Sembra una corsa a venire giù da una nave che affonda. Io c’ero su quella nave, ero d’accordo con l’obbligo vaccinale per i sanitari e per gli over 60 e non lo rinnego. Quelle norme giuste e sacrosante nel 2021 oggi lo sono meno. Non ho mai nascosto la mia simpatia politica, sono un liberale più tendente al centrodestra che al centrosinistra. Quello che non mi piace è vedere quest’aria da resa dei conti sui vaccini: non lo concepisco e non lo approvo. Non dimentichiamoci che il 95% degli italiani sono vaccinati. Questo è un attacco al mondo della medicina e della scienza”.

“Io starei all’antico motto che Manzoni mise in bocca al gran cancelliere: Adelante ma con giudizio. Andiamo verso una stagione in cui il Covid è molto diverso da quello che abbiamo conosciuto, è giusto dare un segnale di ritorno alla normalità senza sconfessare ciò che ci ha salvato nei momenti più cupi della pandemia – ha aggiunto il presidente ligure Giovanni Toti invocando comunque “la prudenza che credo debbano valutare le singole strutture sanitarie. Un reparto di immunodepressi è diverso da un reparto che si occupa di altre patologie. Bisogna iniziare a variegare l’offerta” D’altra parte, aggiunge il governatore, “credo che chi fa il medico o l’infermiere e non crede nei vaccini abbia sbagliato mestiere“.

Nessun cambio di passo, invece, sulle mascherine che rimarranno obbligatorie per tutti – personale e visitatori – in ospedali, strutture sanitarie e Rsa. Nonostante le anticipazioni su una possibile cancellazione della misura, il nuovo ministro Orazio Schillaci emetterà un’ordinanza per prorogare ulteriormente la disposizione estesa da Speranza fino al 31 ottobre.

“Togliere le mascherine dagli ospedali sarebbe stata una stupidaggine – commenta ancora Bassetti -. Vorrebbe dire non aver imparato niente. Mettere la mascherina quando andiamo a trovare un anziano o un ricoverato in una grande camerata vuol dire anche ridurre il rischio di contagio da batteri e altri microorganismi. È giusto non chiedere più il green pass e consentire le visite a tutte le persone care, ma la mascherina è giusto metterla”.

“È evidente che il Covid di oggi sia molto diverso da quello che abbiamo conosciuto all’inizio della pandemia ed è giusto dare un segnale di ritorno alla normalità ma senza sconfessare le regole che ci hanno salvato nei momenti più cupi – prosegue Toti -. Giusto quindi prorogare l’obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa, tutelando i pazienti più fragili, come ad esempio gli immunodepressi. La popolazione deve essere consapevole che le persone ricoverate negli ospedali o le persone fragili nelle residenze sanitarie devono essere protette indipendentemente dal Covid con lo stesso principio che si adotta nelle sale operatorie in cui i sanitari adottano la mascherina al fine di evitare la contaminazione del campo chirurgico. Come Regione dunque accogliamo con positività la proroga del ministero della Sanità”.

leggi anche
Covid, al via alle vaccinazioni all'ospedale San Giuseppe di Cairo
Il punto
Covid, in Liguria contagi stabili. Toti: “Situazione sotto controllo, indispensabile vaccinarsi”
bonsignore ordine medici
"fine pena"
A Genova riabilitati 11 medici no-vax, il presidente dell’Ordine: “Dovrebbero tornare a lezione”
chirurgia ospedale sale operatoria
Riabilitati
Operatori sanitari non vaccinati, in Liguria oltre il 60% è tornato in servizio

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.