Genova. Un’iniziativa nata un po’ per caso, grazie a una donazione di una trentina di libri da parte di una socia alla sede dello Spi Cgil di Oregina in via Balestrazzi che ha fatto balenare l’insana idea: “E se mettessimo su una piccola libreria dove si possono portare e prendere liberamente i volumi?”.
A quindici giorni dal lancio dell’iniziativa la situazione è un po’ sfuggita di mano ma l’entusiasmo è tanto, come conferma il responsabile della sede Enrico Pagliuolo: “In due settimane abbiamo ricevuto oltre 800 libri e di questi circa 200 sono stati già presi, ogni giorno ho 10-15 persone che vengono a portare libri. Abbiamo già riempito una libreria di 8 metri che ha comprato il sindacato e ora sto mettendo su una raccolta fondi per prenderne un’altra” dice.
I libri regalati non vengono catalogati “ma suddivisi per genere ed etichettati” spiega Camilla Sacchi che a questo progetto sta dedicando tempo, energie e passione. Camilla, 26 anni e una laurea nel sociale, è anche l’amministratrice del gruppo Facebook Sei di Oregina Se… che raccoglie circa 6 mila utenti, la metà in pratica degli abitanti del quartiere.
E se lo Spi ha fatto girare l’iniziativa attraverso volantini cartacei Camilla sul gruppo di quartiere ha raccontato passo passo la nascita del progetto, invitando gli abitanti a portare i libri: “Ho spiegato l’iniziativa in modo che non sembrasse troppo da boomer – scherza – e ha funzionato: ogni giorno passano o chiamano persone per portare volumi ma quello che mi piace è che non sono libri lasciati qui per fare spazio in casa, spesso sono libri bellissimi o comunque pensati proprio come un dono agli altri per il quartiere”. Sotto i post decine di commenti, richieste, suggerimenti e persone che oltre a portare libri si offrono di collaborare.
Dopo la prima libreria comprata dal sindacato, un’altra più piccola è stata donata da una famiglia di Oregina dove sono stati sistemati fumetti, fantasy e libri dedicati soprattutto ai più piccoli. Ma gli spazi vanno esaurendosi: “Per questo stiamo collaborando con la casa di quartiere di Oregina che ha sede in via Carbone dove potrebbe aprire a breve una seconda libreria, in un posto anche più facilmente raggiungibile rispetto a via Balestrazzi”.
Per Camilla la risposta del quartiere è qualcosa che conta ancora di più del book crossing in sé: “La cosa bellissima secondo me è che Oregina è un quartiere che risponde, soprattutto quando c’è una qualche richiesta di aiuto. Ricordo un paio d’anni fa che la comunità San Marcellino cercava vestiti per ‘emergenza freddo per i senza dimora: quando ho messo il post sul gruppo in tre giorni erano stati portati talmente tanti vestiti da esaurire subito la richiesta. E’ il bello di questo quartiere che sa reagire ancora come una vera comunità”.
La libreria è aperta al momento tutte le mattine dalla 9 alle 11.30, sabato compreso e corre voce che il confinante quartiere di Castelletto stia ‘copiando’ l’idea.
“Sarebbe bello se lo facessero tutte le sedi dello Spi a Genova” dice Pagliuolo ed è difficile non essere d’accordo, soprattutto se diventa come è accaduto a Oregina un modo per creare contaminazioni virtuose tra generazioni rendendo i quartieri più ricchi di cultura e insieme attivi e solidali.