Causa effetto

2 novembre, il covid rallenta e frena i trasporti funebri: -6,5% in un anno ma c’è chi recupera

Asef, la partecipata comunale, ha segnato un +5 % dei servizi negli ultimi 12 mesi

Generico ottobre 2022

Genova. Il Covid arretra e il settore dei trasporti funebri registra il primo rallentamento dall’inizio dell’emergenza: 6,5 % di servizi in meno a Genova negli ultimi dodici mesi, con una contrazione che ha preso avvio nel febbraio del 2021, riportando i numeri complessivi a quelli pre-pandemia.

Il periodo preso in esame mette a confronto i dodici mesi compresi tra l’ottobre del 2020 ed il settembre 2021 ed i dodici mesi successivi, compresi tra l’ottobre 2021 ed il settembre 2022.

Nel primo intervallo di tempo (ott. 2020 – sett. 2021) il numero complessivo di trasporti funebri effettuati a Genova è di 10.399 con un picco negli ultimi mesi del 2020. Nell’ottobre del 2020 i trasporti furono 950, nel mese successivo 1303 mentre a dicembre furono 1094: valori, questi ultimi, superiori di circa il 40% rispetto alla normale media mensile. Il mese di gennaio 2021 ha segnato lo spartiacque rispetto all’anno pandemico precedente.

Da febbraio 2021 in poi i dati mensili sono tornati a livelli medi, con una unica eccezione nel luglio 2022, in cui la media mensile è cresciuta sensibilmente. Nel secondo intervallo di tempo (ottobre 2021 – settembre 2022) i trasporti sono stati 9723.

Inversione di tendenza, invece, per Asef, la società del Comune di Genova specializzata in onoranze e trasporti funebri: rispetto al trend cittadino, l’azienda pubblico partecipata negli ultimi dodici mesi ha recuperato il 5% di servizi con un saldo positivo di 273 trasporti (3455 da ott. 2021 a set. 2022 rispetto ai 3182 registrati nell’intervallo di tempo precedente).

La performance di Asef è tornata al 36 % rispetto al numero complessivo di trasporti genovesi, riportando il dato al periodo precedente la pandemia.

“Nel periodo più aggressivo della pandemia, nel settore dei trasporti funebri si sono registrate alcune anomalie – commenta l’amministratore unico di Asef Maurizio Barabino – Purtroppo, come ormai noto, il numero complessivo dei decessi è drasticamente aumentato. In questo contesto, alcune aziende di piccole dimensioni, ma molto aggressive, hanno registrato forti incrementi. Le grandi aziende hanno assorbito molta parte della necessità di trasporti funebri, ma nel nostro caso vi è stata una temporanea contrazione percentuale rispetto al dato complessivo cittadino”.

Asef nel periodo pandemico aveva azzerato la presenza pubblicitaria, varando invece una campagna di appoggio ai cittadini meno abbienti, garantendo i propri servizi a prezzi agevolati alle famiglie con fasce di reddito basse medio basse.

“Il ruolo sociale dell’azienda ha prevalso su quello commerciale – commenta il dirigente amministrativo e gestionale di Asef Franco Rossetti – Asef è una società pubblico partecipata che si sorregge solo con le proprie forze. L’azienda è sul mercato e si confronta con le altre realtà, garantendo anche profitti al Comune di Genova. Ma in quel drammatico periodo abbiamo ritenuto di dover agevolare in primo luogo i nostri concittadini meno abbienti costretti ad affrontare un lutto legato ad un evento inatteso”.

Contestualmente Asef. ha promosso una serie di iniziative tese a sostenere realtà attive in ambito sociale a Genova, momentaneamente in difficoltà a causa del lockdown e delle restrizioni in genere conseguenti al diffondersi del Covid. “Solo con il lento ritorno alla normalità e la ripresa delle attività aziendali di marketing e pubblicità – conclude Rossetti – Asef ha riconquistato la quota pre-pandemia. Serietà, competenza e professionalità si confermano il biglietto da visita vincente nel nostro settore”.

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