Preoccupazione

Wartsila conferma i licenziamenti, altre 8 ore di sciopero anche a Genova

L'azienda vuole delocalizzare in Finlandia, i sindacati: "Decisione scellerata, politica e non industriale"

Generica

Genova. Altre 8 ore di sciopero per i lavoratori della sede genovese di Wartsila: ieri l’azienda, durante il tavolo al Mise coi ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando, ha respinto le richieste dei sindacati e confermato l’intenzione di delocalizzare in Finlandia il sito produttivo di Trieste, operazione che poterà a 451 licenziamenti.

Si tratta di una delocalizzazione a tradimento che si configura sempre più come decisione scellerata, politica e non industriale – scrivono in una nota Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm -. Wartsila ancora una volta gira le spalle, non solo al governo Italiano, ma a tutto il paese. Abbiamo apprezzato la posizione espressa a nome del Governo, dai ministri Giorgetti e Orlando nel rivendicare la continuità produttiva e occupazionale e riconoscere nel sito triestino una vocazione industriale strategica per l’intera filiera della cantieristica”. “Come Ugl Metalmeccanici – spiega il segretario nazionale Giovanni Antonio Spera – siamo altrettanto convinti che senza la sospensione della procedura di licenziamento la prosecuzione di un confronto sia ingestibile. Tuttavia, abbiamo dato la nostra disponibilità a proseguire il confronto”.

A Genova è presente un centro di assistenza di Wartsila nell’area delle riparazioni navali. Ad agosto, durante la contemporanea mobilitazione dei lavoratori di Bagnoli, anche i dipendenti del capoluogo ligure avevano scioperato per solidarietà, ribadendo che “abbiamo già pagato un prezzo molto alto per la riorganizzazione dell’azienda e la nostra sede non si tocca”.

I sindacati chiedono ora un “intervento urgente del Parlamento per modificare la legge 234/21 introducendo misure più efficaci nel contrastare le scellerate delocalizzazioni di multinazionali. Contro queste scelte di Wartsila, che pregiudicano il futuro dell’intera Wartsila Italia, Fim, Fiom e Uilm proclamano un ulteriore pacchetto di almeno 8 ore di sciopero da effettuarsi in tutti i siti secondo le modalità definite dalle Rsu”.

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