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Sicurezza in porto, ieri un traghetto Gnv bloccato e fatto ripartire senza carico: domani tavolo in autorità portuale

Ancora problemi legati soprattuto alle procedure di rizzaggio: i lavoratori chiedono che i trailer abbiano le 'zampe' abbassate

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Genova. Continua il braccio di ferro tra i portuali e i vertici di Gnv su alcune procedure legate alla sicurezza dei lavoratori nelle fasi di rizzaggio e derizzaggio dei carichi a bordo dei traghetti ro.ro.

Dopo lo sciopero di 24 ore proclamato nei giorni scorsi per il 3 ottobre da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, ieri ancora tensione in banchina. I rappresentati per la sicurezza sono stati chiamati a bordo del traghetto la Superba dove i lavoratori avevano riscontrato anomalie come quella che avevano portato alla proclamazione dello sciopero, come il “non rispetto delle distanze dei trailer, le zampe dei semirimorchi sollevate e ancora tacchi che non assicurano la stabilità” spiega Luca Franza, rls si sito.

Sul posto sono arrivati “gli ispettori dell’autorità portuale e poi quelli della Asl che hanno sancito che quanto sostenevamo noi era tutto vero tanto che alla fine il traghetto è stato fatto partire senza carico” spiega Franza. Stamani su un altro traghetto il problema si è riposto ma poi è prevalso il buon senso e i funzionari di Gnv presenti al terminal hanno accolto le richieste dei lavoratori che hanno proceduto così a fissare il carico sul traghetto che è partito regolarmente.

Nei giorni scorsi Gnv con una nota aveva replicato che “quest’anno sono stati rivisti i Cargo Securing Manual delle navi, approvati da tutte le autorità competenti, sia italiane che internazionali, che specificano le nuove condizioni di rizzaggio. Queste ultime prevedono che, per ancorare i semirimorchi, debbano essere utilizzati appositi cavalletti presenti a bordo delle navi e non le zampe del semirimorchio stesso” perché “le zampe dei semirimorchi, brevettate per lo stazionamento sulla terra ferma, non sono strutturate, al pari del ponte della nave, per reggere le accelerazioni e le sollecitazioni a cui i mezzi sono sottoposti in nave. Al fine di garantire lo stazionamento a bordo in condizioni di sicurezza, le navi sono dotate quindi di cavalletti e di altri dispositivi brevettati allo scopo”.

Domani pomeriggio nella sede dell’autorità portuale si terrà l’incontro tra azienda e sindacati nell’ambito della procedura di raffreddamento in vista dello sciopero ma non è detto che l’incontro serva a scongiurare l’astensione: “Quello che chiediamo per revocare lo sciopero è che Gnv faccia come fanno la maggior parte delle aziende, vale a dire che lasci i trailer con le zampe abbassate visto che i lavoratori vanno a lavorare sotto e il cedimento di un cavalletto, come è facile immaginare, può essere essere fatale”.

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