Genova. Proseguono i lavori per la realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno, a Genova, da parte del raggruppamento temporaneo di imprese guidato dal consorzio ReseArch. Oggi, martedì 27 settembre, viene effettuata la ‘volata’ di prova in corrispondenza dell’attacco della galleria di servizio, all’interno dell’area di cantiere in via Adamoli.
In altre parole verrà fatta brillare la prima carica di esplosivo per procedere con gli scavi: dopo questa fase subentrerà la ‘super talpa’ a scudo chiuso per scavare il tunnel fino a corso Italia. Un macchinario, questo, che farà ridurre costi e tempi, anche se difficilmente sarà recuperato il ritardo accumulatosi in questi medi per le note vicende legate all’interdizione antimafia ricevuta e (poi ritirata) da una ditta del consorzio.
La ‘volata’ di prova è finalizzata a verificare, rispetto ai calcoli teorici di progetto, il livello reale delle vibrazioni indotte dall’utilizzo dell’esplosivo per lo scavo sia della galleria di servizio che per un tratto di monte della galleria principale.
“Lo scolmatore del Bisagno costituisce la principale opera necessaria per la messa in sicurezza della città – afferma Toti – Abbiamo concluso i lavori per lo scolmatore del Fereggiano e l’intervento di rifacimento della copertura del Bisagno, che ha aumentato a 850 metri cubi d’acqua al secondo la portata transitabile al di sotto della copertura stessa. Mettendo assieme questi 850 metri cubi al secondo e i 450 metri cubi al secondo che saranno garantiti dallo scolmatore in costruzione raggiungeremo una portata di totale di 1300 metri cubi d’acqua al secondo, una quantità che, secondo gli attuali modelli statistici può verificarsi mediamente una volta ogni 200 anni”.