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Riparazioni navali, Falteri (lista Calenda): “Eccellenza che va aiutata, nel futuro il refitting con la svolta green”

"Genova deve inserirsi in un binario di forte competitività e credibilità internazionale. E proprio la nuova diga è una sfida all'altezza dell'ambizione di una città che si proietta verso il futuro"

davide falteri

Genova. Davide Falteri, imprenditore genovese del settore trasporti, logistica e shipping e candidato alla Camera per la Lista Calenda al collegio uninominale Liguria 3 – che comprende il territorio che va da Sampierdarena a Sori – è stato tra gli ospiti della tavola rotonda organizzata dall’Ente Bacini presso la sede dell’Autorità di sistema portuale dal titolo “Le sfide del futuro: sostenibilità, spazi e investimenti”.

“Le riparazioni navali sono una eccellenza da sempre della economia genovese – ha spiegato Falteri nel corso del confronto – come ricorda spesso Renzo Piano le conoscenze, le professionalità, l’insieme delle offerte che troviamo nel comparto genovese non le troviamo da nessuna parte”.

“Questo vale per le navi commerciali come per il settore della nautica di valore – prosegue – proprio due giorni fa è uscito il decreto del Mims che dà il via libera alle domande per il bando da 500 milioni previsto dal Pnrr per il rinnovo e il refitting delle navi. Un provvedimento per il quale la nostra compagine politica si è battuta molto. Il tema della svolta green offre grandi opportunità anche per il settore navale. Certo è che scontiamo l’assenza di un bacino di carenaggio più grande per ospitare le navi da altre 300 metri. Genova non può fare a meno di questo comparto che va consolidato e aiutato”.

“Nel mondo si discute sempre di più rispetto al tema delle demolizioni navali ambientalmente compatibili e con lo smaltimento della Concordia abbiamo dato una testimonianza di assoluta eccellenza. La nuova diga, opera fondamentale per il nostro porto, credo che possa rappresentare concretamente una opportunità di sviluppo anche di questo comparto”, continua Falteri.

“La rigenerazione della città, vertice del triangolo industriale italiano con Milano e Torino, passa necessariamente attraverso la trasformazione del porto, cuore pulsante della sua economia. Genova, principale porto italiano e tra i più importanti del bacino mediterraneo, deve inserirsi in un binario di forte competitività e credibilità internazionale. E proprio la nuova diga, porta di accesso al Porto di Genova, è una sfida all’altezza dell’ambizione di una città che si proietta verso il futuro. Tutto questo è collegato ad uno sviluppo infrastrutturale di interconnessione che ha bisogno di altre opere strategiche alla crescita di Genova, dalla Gronda al Terzo Valico fino al raddoppio ferroviario”, le parole del candidato della Lista Calenda.

“Da non dimenticare l’importanza delle infrastrutture digitali per rendere Genova sempre più all’avanguardia a livello europeo. E’ recentissima la notizia del cavo sottomarino che porterà Genova a diventare un modello di ‘porto digitale’. Un collegamento ad altissima velocità (circa 18 terabyte al secondo), una vera e propria autostrada digitale lunga 10.000 km per portare dati, traffico internet, telefonate, e che avranno come destinazione finale la centrale il capoluogo ligure. Il nuovo cavo sottomarino potrà contenere otto infrastrutture dati e renderà Genova la nuova porta d’ingresso dei dati in Europa. Un’altra nuova sfida che guarda al futuro per attrarre nel nostro territorio investimenti e occupazione”, sottolinea il politico.

“Non deve esserci più un dualismo tra porto e città ma il porto deve essere un’opportunità per la città e la città deve trarre vantaggi dal porto. Serve un disegno strategico fondamentale anche per ottimizzare gli spazi per allocare nuovi insediamenti aziendali nel modo più funzionale in relazione allo sviluppo della logistica, della digitalizzazione e delle infrastrutture”, conclude.

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