Vado Ligure. “Ci stiamo occupando e ci stiamo confrontando tra i partiti di maggioranza. L’equilibrio territoriale è solo un aspetto, ovviamente non il solo. Savona è rappresentata in consiglio regionale con una folta presenza di consiglieri. Capisco le esigenze di tutti i territori ma dobbiamo tenere conto dell’equilibrio regionale e delle esigenze di mettere in moto una macchina che ha bisogno di alcune figure particolari, nello specifico un assessore alla sanità che dalla prossima settimana si metta all’opera per l’attuazione del piano sociosanitario di riforma che è assai imponente e molto impegnativa”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in merito al rimpasto di giunta in seguito all’elezione in parlamento di due assessori regionali e alla richiesta dei partiti della maggioranza di lasciare la delega alla sanità.
Sembrebbero esseci quindi poche speranza per un rappresentante savonese in giunta: “Non abbiamo mai diviso gli assessori per provincia – chiarisce Toti -, tutti hanno particolare aattenzione per il territorio della Liguria, Savona è una terra con cui guardiamo con particolare attenzione perchè ha potenzialità gigantesche e lo stiamo dimostrando oggi a Vado. Il porto di Savona deve esserre spinto come gli altri scali, in Valbormida e pe l’area di crisi complessa bisogna terminare un lavoro”.
La provenienza non è tra i requisiti principali presi in considerazione: “La denominazione geografica tipica dell’assessore non è il primo tema, ma l’attenzione e la condivisione delle politiche che servono a questo territorio e credo non manchi e siamo qua per rilanciarle”, ha proseguito Toti.
Il governatore non si lascia scappare possibili nomi e nega le ipotesi di Andrea Costa e Matteo Bassetti: “Ne parleremo con i partiti di maggioranza nelle prossime ore. Bassetti è un ottimo professore universitario e direttore della clinica e non credo abbia nessuna intenzione di dedicare la sua vita alla politica”. Non si sbilancia sui nomi savonesi circolati nel post elezioni Paolo Ripamonti, Sara Foscolo, Angelo Vaccarezza e Ilaria Caprioglio e insiste: “Non facciamo nomi fino a quando non abbiamo scelto. Aspetto le proposte dei partiti della coalizione”.
Per l’assessorato alla sanità la volontà di tutte le forze di maggioranza è una figura non politica: “L’orientamento mio e dei partiti è di una figura tecnica con una specifica capacità sanitaria o nel management sanitario per le sfide importanti che ci aspettano: i nuovi ospedali da costruire, il piano socio sanitario da applicare, il Pnrr delle case della salute e degli ospedali di comunità, dei centri territoriali da mettere in piedi, il rinnovamento del parco tecnologico e la digitalizzazione della sanità. Il primo obiettivo è scegliere un professionista del settore che sia impegnato e coerente da applicare un piano sanitario che è molto ambizioso e per certi aspetti molto aggressivo in termi di tempi di realizzazione”.