Genova. “Leggiamo con sconcerto le parole dell’ex presidente di Regione Liguria Biasotti, candidato nell’ammucchiata totiana composta da quattro partitini che lottano per superare la soglia di sbarramento: auspica una centrale nucleare in Liguria o nei paraggi, magari, anche sul mare. E chiede di non ‘spaventare i liguri’ sulla questione. Caro Biasotti, non c’è bisogno di spaventarli: è sufficiente informarli”.
Lo scrive in un comunicato il Movimento 5 Stelle ligure, in risposta all’intervista a Sandro Biasotti, candidato nel collegio uninominale Genova-Levante della Camera per il centrodestra, pubblicata da Genova24.
“Al netto delle castronerie della destra, che evidentemente ha già dimenticato le tragedie nucleari costiere come Fukushima, dicano, i totiani, dove intendono fare i siti nucleari e i depositi di scorie. Individuato un sito, crede forse che i cittadini l’accoglieranno a braccia aperte? Noi siamo certi che incontreranno l’opposizione dei residenti e non solo. Per non parlare delle tempistiche: ci vogliono dieci anni per costruire una centrale nucleare. E altri venti per rientrare dell’investimento pubblico. Morale: non sono certo una misura all’imminente carenza di gas! Alla destra ligure, ricordiamo peraltro che gli italiani hanno chiaramente espresso il proprio diniego al nucleare con ben due referendum”.
“Mentre loro straparlano di ambiente esclusivamente per convenienza elettorale – prosegue il M5s – noi andiamo avanti con lo sviluppo delle energie rinnovabili e con la transizione energetica, questioni che la stessa destra, senza pudore, tentò di soffocare con lo sciagurato decreto Romani del 2011. Nel mirino, allora, il settore fotovoltaico e l’eolico, rovinando famiglie e imprese che avevano avviato investimenti nel settore, e togliendo certezze agli imprenditori di un intero comparto che stava prendendo piede”.
“Non possiamo riportare indietro le lancette della storia. E non possiamo certo affidare le sorti della Liguria e dell’Italia a chi, come Biasotti, lui sì, esprime pochezza e improvvisazione su molti temi, a cominciare dal nucleare”, conclude il Movimento.