Verso le urne

Politiche 2022, Falteri (Terzo polo Calenda): “Priorità a infrastrutture per Genova e all’occupazione per i giovani”

"I progetti del Pnrr non devono essere fatti tanto per farli, ma bisogno pensare alla loro strategicità per il futuro della nostra città"

Genova. “Lo sviluppo logistico è fondamentale per lo sviluppo e la tenuta economica di Genova, ma i progetti del Pnrr non devono essere fatti tanto per farli e per portare i soldi a casa, ma bensì devono essere pensati per la loro importanza strategica”. Questa la proposta di Davide Falteri, candidato alla Camera del Deputati nel collegio uninominale Liguria 3 per il Terzo Polo-Calenda, impegnato in questi ultimi giorni di campagna elettorale a ‘consumare le scarpe’ nei quartieri di Genova e non solo.

“Il futuro di Genova è il porto, e non è una novità – sottolinea – ma per lo sviluppo della città cruciale sarà la logistica, sia in termini di infrastrutture reali sia in termini di infrastrutture digitali. Dobbiamo fare di tutto per avere una digitalizzazione all’avanguardia. Abbiamo la fortuna di avere l’approdo del cavo internet che ci collega all’Africa, cosa che darà nuove opportunità alle aziende del settore”.

Sul tavolo nazionale e non solo i soldi, tanti, del Pnrr: “La chiave deve essere l’efficientamento, noi oggi siamo chiamati ad una grandissima responsabilità, visto che i soldi che arriveranno saranno a debito sulle generazioni future. Per questo motivo dobbiamo lavorare per non perdere questa opportunità, certamente, ma dobbiamo farlo in una logica strategica per Genova e per il paese“.

E poi la crisi energetica e il caro bollette: “E’ un problema serissimo che deve essere affrontato con tempestività – conclude – un problema che impatta su tutte le aziende, riducendo ulteriormente i margini per gli imprenditori che stanno già facendo fatica. Dobbiamo intervenire subito per evitare che le aziende si fermino. Dobbiamo lavorare sugli aiuti, subito, ma dobbiamo poi pensare al futuro perchè la logica dell’emergenza non può bastare. Il paese deve essere autonomo dal punto di vista energetico, e tutte le soluzioni che vanno in questo senso devono essere ripensate, come l’utilizzo del nucleare di terza generazione, oggi efficiente è più sicuro rispetto a trent’anni fa”.

 

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