Genova. Ieri notte i lavoratori del magazzino BRT di Genova hanno dato vita ad uno sciopero di nove ore, fermando di fatto la filiera logistica dell’azienda con migliaia di colli fermi e non lavorati all’interno del magazzino.
Alla base della protesta le richieste di “garanzie sull’equa distribuzione del lavoro, riconoscimento del contratto full-time, il reinserimento di Khalid in azienda, ritiro di tutti i provvedimenti disciplinari vessatori e discrezionali”.
“Non ci ha spaventato la repressione padronale, non ci spaventano le minacce degli sgherri mandati da chissá chi, non ci spaventano le nottate davanti ai cancelli, perché sappiamo di non essere soli, ma uniti a tanti altri compagni e compagne – hanno scritto poi i SiCobas in una nota stampa –
Anche da qui rilanciamo il conflitto. I padroni stanno preparando un autunno di lacrime e sangue. Ripartiamo dalle fabbriche e i territori per una lotta generalizzata per consistenti aumenti salariali, piena agibilità politica e sindacale, per un’opposizione coerente alla guerra imperialista e all’economia di guerra”.