Genova. “Giovedì 8 Settembre, mentre attendevano di partecipare al previsto incontro sindacale presso gli uffici di Via Cantore della societá Movimentazione Logistica Nazionale Srl, fornitore del servizio logistico, presso il magazzino BRT di Via Fratelli di Coronata, i rappresentanti del S. I. Cobas sono stati avvicinati da alcuni figuri, i quali, con fare minaccioso, li aggredivano con insulti, minacce, accuse totalmente farneticanti e la chiara intenzione di provocare una rissa. Solo la fermezza e la calma dei nostri lavoratori e del coordinatore ha impedito che la situazione degenerasse”.
A raccontare l’episodio il coordinamento provinciale genovese dei Si.Cobas, sindacato di base che da tempo ha impegnato, tra le altre cose, una dura battaglia sindacale per i settori della logistica. “Questo episodio è tanto più grave poiché, alcuni mesi fa, gli stessi personaggi si erano presentati con modalità simili presso la nostra sede di Genova, nella quale si sono introdotti con l’inganno per poi tentare di aggredire fisicamente un nostro compagno. Anche in quel caso, la presenza e l’intervento di diversi militanti ha impedito più gravi conseguenze”, aggiungono.
“Ulteriore elemento di preoccupazione deriva dal fatto che tali figuri si mostravano al corrente di situazioni e dinamiche lavorative interne al magazzino BRT, rispetto alle quali si proponevano quali elementi capaci di determinare ogni decisione – scrivono nella nota stampa – Non sappiamo chi siano i mandanti di queste sporche operazioni, il cui scopo tuttavia à chiarissimo: intimidire chi lotta per una difesa coerente dei salari, dei diritti e della dignità dei lavoratori“.
“Nei prossimi giorni, decideremo le misure da prendere a tutela della nostra organizzazione – conclude il comunicato – In ogni caso, chiunque sia a tirare le fila di queste provocazioni in stile mafioso sappia che non ci lasceremo intimorire e proseguiremo nella nostra azione, forti del sostegno di quanti in questi anni hanno potuto conoscere il S. I Cobas e la sua coerente azione a difesa di tutti i lavoratori”.