Analisi

In Liguria sempre meno Pmi e sempre più a rischio: la “stangata” è arrivata col Covid

I dati del rapporto regionale Pmi 2022, realizzato da Confindustria con il supporto di Cerved

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Genova. In Liguria continua a contrarsi il numero delle piccole e medie imprese, un fenomeno che il Covid ha accentuato ma che ha radici più profonde nel tempo. A evidenziarlo è il rapporto regionale Pmi 2022, realizzato da Confindustria con il supporto di Cerved e in collaborazione con Unicredit e Gruppo 24 Ore, che analizza le performance economico-finanziarie delle Pmi su base territoriale e regionale, oltre che le misure adottate a sostegno delle imprese nel corso dell’ultimo anno.

Nella nostra regione nel 2020 si registravano 2.900 piccole e medie imprese, con un calo del 3,2% rispetto al 2019, più marcato rispetto al Nord Ovest (-2,7%) ma meno grave rispetto alla media nazionale (-3,9%). Tuttavia, mentre dal 2007 al 2020 il Nord Ovest e l’Italia hanno visto una crescita (rispettivamente 5,1% e 2,5%), la Liguria ha registrato una netta diminuzione delle Pmi (-8,1%). Meglio ha fatto complessivamente il Mezzogiorno, che ha registrato un aumento complessivo del 6,4%.

Il calo di numerosità di piccole e medie imprese dovuto alla pandemia si estende a tutte le regioni eccetto il Molise (+0,6%). Gli impatti più severi si verificano in Abruzzo (-8,7%) e nel Lazio (-8,6%), mentre risultano meno colpite la Basilicata (-0,6%), le Marche (-2,4%), la Lombardia (-2,6%) e il Friuli-Venezia Giulia (-2,6%). Rispetto ai valori del 2007, invece, le regioni che evidenziano i maggiori incrementi sono Trentino-Alto Adige (+22,4%), Lombardia (+7,7%) e Campania (+13,9%).

Attraverso il Cerved Group Score (CGS) è possibile monitorare l’evoluzione del rischio in chiave prospettica valutando l’impatto dell’emergenza Covid nel 2020 e della ripresa del 2021 sui profili di rischio delle Pmi. In Liguria le imprese considerate “sicure” sono passate dal 33,2% del 2019 al 19,4% del 2020 per poi risalire lievemente al 20,9% nel 2021. Le imprese “vulnerabili” erano il 17,7% prima della pandemia, salite al 29,5% nel periodo del lockdown, scese al 28,2% l’anno successivo. Non è tornata ai livelli pre-Covid nemmeno la quota di imprese “rischiose“, dall’8,1% al 12,4%, poi scese all’11,3%. In tutti i casi si tratta di performance peggiori rispetto al Nord Ovest.

Interessante anche il dato sul rischio fisico. In Liguria il 26,3% delle sedi di Pmi è a rischio alluvioni (nel Nord Ovest solo il 5,3%, la media nazionale è dell’11,8%) e il 14,9% è in una zona a rischio frane (2,5% al Nord Ovest, 1,8% in Italia). Per fortuna la nostra regione è risparmiata del tutto dal rischio sismico, che invece è molto forte al Mezzogiorno (13,7%) e nel Nord Est (10,4%).

In base alle previsioni, il processo di recupero delle Pmi italiane potrebbe subire un rallentamento nel prossimo biennio. Nello scenario “base”, i livelli pre-Covid saranno recuperati in tutte le aree già a partire dal 2022, nonostante una decelerazione su base annua del tasso di crescita dei ricavi (+2,4% nel 2022 e +2,0% nel 2023). Al termine del periodo di previsione, l’area che crescerà maggiormente rispetto ai livelli pre-Covid è il Mezzogiorno (+3,8%), mentre il Nord-Ovest farà registrare il rimbalzo più contenuto (+2,4%).

Nello scenario peggiore la dinamica di ripresa dei ricavi delle PMI potrebbe subire invece un netto arresto, per effetto di una scarsa crescita nel 2022 (+0,6%) e di una contrazione nel 2023 (-0,5%), che allontanerebbero il recupero dei valori persi durante la pandemia (-1,5% rispetto al 2019). Il Centro ritornerebbe ad essere l’area della Penisola più colpita (-1,9%), soprattutto per effetto della marcata contrazione osservata in Toscana (-3,0%), ma forti ripercussioni si registrerebbero anche nel Nord-Ovest (-1,8%), rallentato dalle performance negative del Piemonte (-2,2%). Nel Nord-Est (-1,3%), e soprattutto nel Mezzogiorno (-0,8%), gli impatti della nuova congiuntura risulterebbero più attenuati, nulli o quasi in Friuli Venezia-Giulia (0,0%), Molise (0,0%) e Campania (-0,1%) che mostrano la migliore tenuta.

 

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