Buona prestazione

Campionato Primavera: Atalanta-Sampdoria 2-1

 Vincono i bergamaschi, ma il Doria avrebbe meritato di più.

Sampdoria Vs Milan Primavera

Genova. Prova sfortunata quella dei ragazzi di Tufano, sul campo Bortolotti di Zingonia, contro i nerazzurri bergamaschi, visto che sono usciti battuti per 2-1 (marcatori Vavassori al 1°, De Nipoti su rigore al 37° e Montevago al 76°).

Completiamo il tabellino del match, arbitrato da Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto, assistito da Ferrari di Rovereto e Santarossa di Pordenone:

Atalanta (3-4-2-1): Bertini; Del Lungo, Guerini, Regonesi; Palestra, Muhameti, Colombo, Bernasconi (60° Tavanti); De Nipoti (78° Riccio), Vavassori (78° Stabile); Bevilacqua (60°Omar).

A disposizione: Maglieri, Saleh, Roaldsoy, Fisic, Bordiga, Ghezzi, Vitucci, Perez, Armstrong, Tornaghi, Gudmundsson.

Sampdoria (3-5-2): Tantalocchi; Peretti, Paoletti, Miettinen; Malagrida (46° Polli), Pozzato (78° Pellizzaro), Cecchini, Segovia (78° Ntanda), Savio; Chilafi (46° Leonardi), Montevago (88° Ivanovic).

A disposizione: Ragher, Scardigno, Marocco, Cesari, Conti, Caruana, Uberti.

E’ stata una partenza in salita, per Tantalocchi e compagni, dato che il portiere blucerchiato è stato bravo a respingere, sul pronti via, una prima pericolosa conclusione di Vavassori, ma nulla ha potuto sulla seconda, cosicché – dopo nemmeno un giro d’orologio – già il Doria era costretto a remare controcorrente.

Lo sgusciante Malagrida ha cercato di metterci subito una pezza, ma dapprima, su un suointeressante cross, Montevago non ha centrato lo specchio e poi un altro suo lungo traversone è stato impattato perfettamente da Savio, ma Bertini ha risposto ‘da grande’, salvando di piede gli orobici.

Al 20° De Nipoti slalomeggia in area, tanto che sembrava un goal fatto… senza una super chiusura di Miettinen, che gli nega perfino l’angolo.

Al 26°  Pozzato chiama (sollecitato dalla caparbietà di Segovia) e Bertini risponde, mettendo la palla in angolo… Samp sfortunata!

Al 29° Bevilacqua mette giù Miettinen e grazie all’arbitro, che non fischia, va ad impegnare Tantalocchi.

Il pareggio sembra cosa fatta al 35°, ma la bomba di Cecchini Muller (il regista) – su appoggio di Chilafi – sorvola di poco la traversa avversaria.

Goal mancato, goal subito… è la legge del calcio.

Due minuti dopo, su un contato fra Savio e De Nipoti, l’arbitro vede gli estremi per concedere il penalty.   Sul dischetto si presenta lo stesso De Nipoti, che freddamente spiazza un portiere che farà strada: Elia Tantalocchi (2-0).

Anche Malagrida conoscerà bene il mondo professionistico, ma per il momento, il colpo di testa non rientra nei suoi colpi preferiti e così non sfrutta l’ultima chance doriana del primo tempo.

Si ricomincia la seconda frazione di gioco, con un paio di cambi fatti da Tufano: Leonardi per Chilafi e Polli per Malagrida ed è proprio l’alto atesino ad andare vicino al goal, prima sparando addosso a Bertini e poi alle stelle.

Fa la stessa fine un tiro da distanza siderale di Segovia (le basi ci sono, la ‘garra’ pure), oome pure non trovano lo specchio della porta poco dopo il catanese Leonardi ed il palermitano Montevago, tanto che la porta atalantina sembra stregata… ma così non è, perché al 76°, Montevago è lesto a mettere dentro un pallone che Leonardi aveva scagliato sul palo… 2-1,  partita riaperta, con Tufano che prova a pareggiarla, con un altro doppio cambio: fuori Segovia e Pozzato e dentro Ntanda e Pellizzaro, avanzando Miettinen al posto di Savio, spostato nel centro destra a fare la veci di Pozzato, mentre l’immissione della punta belga al posto del centrocampista venezuelano, non necessita di commenti, se non la ricerca insistente del goal del pari.

Identica intenzione nel cambio di Ivanovic per Montevago, fatto nei minuti finali… ma se non era stregata la porta di Bertini, lo era il risultato… vincono i bergamaschi 2-1, ma il Doria avrebbe meritato di più.

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