Bagarre

Battuta sugli ebrei, l’opposizione in consiglio comunale: “Ci è impedito di discuterne” e abbandona i lavori

Non ammessi alla discussione in aula vari documenti della minoranza sulla gaffe dell'assessora al Sociale. Il sindaco: "Genova antirazzista, errore c'è stato ma polemiche strumentali"

Generico settembre 2022

Genova. L’opposizione in consiglio comunale – salvo il capogruppo di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli – ha abbandonato i lavori e l’aula in segno di protesta per la mancata discussione di alcuni documenti presentati dalla stessa minoranza sulla questione della battuta sugli ebrei pronunciata domenica dall’assessora al Sociale Lorenza Rosso durante un convegno organizzato dalla comunità ebraica. La seduta odierna del consiglio comunale di Genova, dedicata alle linee programmatiche della giunta, è stata sospesa e poi ha ripreso senza Pd, Genova Civica, rossoverdi e M5s.

Due articoli 55, un articolo 54 e un ordine del giorno sul tema sono stati tutti respinti e l’opposizione ha deciso di fare ostruzionismo affrontando l’argomento con una raffica di mozioni d’ordine. A turno gli esponenti della minoranza hanno accusato il centrodestra chi di “rendere impossibile il dissenso” (come ha detto il capogruppo Pd Simone D’Angelo) chi di “decidere cosa la minoranza possa dire e non dire“, secondo quanto dichiarato dal capogruppo M5s Luca Pirondini. Nei giorni scorsi la minoranza aveva chiesto le dimissioni dell’assessora.

Dai banchi dell’opposizione si sono anche lamentati per essere stati ripresi con il telefono cellulare dagli spalti di Tursi, a loro detta, da una collaboratrice della stessa assessora Rosso, aspetto su cui non è stata fatta pienamente luce.

Attimi di alta tensione tra i consiglieri e il sindaco stesso, spazientito dal numero e dal contenuto degli interventi. Prima di entrare in aula, con i documenti delle linee programmatiche alla mano, aveva spiegato che quella di oggi non sarebbe stata la seduta adatta ad affrontare il tema: “Come vedete abbiamo argomenti più urgenti e importanti da affrontare, abbiamo chiesto scusa con le lettere”

Tra le mozioni d’ordine anche quella di Ariel Dello Strologo (Genova Civica), consigliere comunale ed ex presidente della comunità ebraica genovese: “Non voglio parlare dell’assessora che ha sbagliato ma che mandato una lettera di scuse, io invece voglio parlare della lettera del sindaco e del fatto che oggi non se ne sia voluto parlare in consiglio, la sede più adatta, il sindaco ha scritto che ha garantito che non mancherà la collaborazione con la comunità ma io dico da cittadino, membro della comunità ebraica e consigliere comunale che non basta, le barzellette sugli ebrei sono stati strumento di persecuzione, per questo è grave quello che è accaduto, non è la stessa cosa delle barzellette che si possono raccontare sui genovesi”.

Tra gli interventi “notevoli” anche quello di Alberto Pandolfo, Pd, che ha portato al banco dell’assessora Lorenza Rosso una copia della Costituzione: “Per ricordarle l’articolo 54 – ha spiegato – ‘I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore'”. E poi Stefano Amore, Genova Civica, che ha citato “la banalità del male” di Hannah Arendt e la senatrice Liliana Segre: “Se minimizzassimo quanto accaduto ci macchieremmo della colpa che secondo Segre è più grave, l’indifferenza”.

Il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba ha annunciato che entro i prossimi 10 giorni potrebbe essere convocata una commissione consiliare sulla questione: “Auspicando che non sia limitata solo al caso specifico ma sia un’occasione per allargare gli orizzonti e affrontare la tematica a 360 gradi”.

Dopo la ripresa dei lavori, con la discussione delle linee programmatiche (per la cronaca, la giunta ha accolto gran parte degli emendamenti e ordini del giorno presentati dall’opposizione e dalla maggioranza nel corso delle sedute precedenti di consiglio), è intervenuto sulla questione anche Mattia Crucioli, che si è visto accettare molti suggerimenti, appunto, per integrare le linee programmatiche.

Crucioli, senza mezzi termini, ha detto al sindaco di “non avere avuto le palle di prendere atto di quanto accaduto in sinagoga, io non vedo dell’antisemitismo nell’assessore ma non riesco a pensare a qualcosa di più stupido che fare una battuta sugli ebrei in sinagoga e Bucci da sindaco del merito avrebbe dovuto prendere atto”. Il ragionamento di Crucioli per dire che anche sulle linee programmatiche, chi amministra, dovrà dimostrare di “avere le palle”.

Il sindaco di Genova Marco Bucci, alla fine, ha parlato: “Siamo tutti d’accordo sul fatto che domenica sia stato fatto un errore, e per questo sono state fatte due lettere di scuse che sono state accettate dalla comunità ebraica, Genova è sempre stata una città antirazzista e lo sarà sempre in futuro, è una città che rispetta tutte le comunità”, ha detto Bucci.

“Mi dispiace di quanto accaduto oggi e mi riferisco soprattutto alle parole di Ariel Dello Strologo – ha aggiunto il sindaco – mi dispiace che non abbia colto che noi siamo sempre stati vicini e continueremo a esserlo alla comunità ebraica, ho partecipato con la comunità ebraica a più manifestazioni di tutti i consiglieri che hanno parlato oggi”. Infine Bucci risponde anche all’attacco del consigliere Mattia Crucioli: “35 anni di business nella mia attività da manager e cinque anni e mezzo da sindaco hanno dimostrato che se c’è da prendere decisioni difficili lo so fare, in questi anni ci sono stati cambi nella giunta, non li faremo in questo caso non è perché abbiamo paura è perché che non è il caso, l’assessore sa e ha detto di avere sbagliato in quell’occasione ma è competente e performante nel suo lavoro, con il sociale e con l’avvocatura”.

Infine Bucci parla di “impostazione strumentale del dibattito, motivo per cui oggi era importante invece lavorare sull’ordine del giorno, ovvero sulle linee programmatiche”. E poi, a margine della seduta, “Se qualcuno pensa che abbandonare l’aula dimostri professionalità o attaccamento alla causa mi dispiace, io penso sia sbagliato, inoltre oggi si è violato il regolamento sull’ordine di parola e sono stati utilizzati termini inaccettabili in un consiglio comunale”. L’attenzione mediatica nazionale a quanto accaduto? “Siamo a cinque giorni dalle elezioni, chiedete ai genovesi se non ci siano state strumentalizzazioni”.

In questi giorni il Comune di Genova, in accordo con la comunità ebraica, sta lavorando al posizionamento di una nuova pietra d’inciampo in città, ossia di una targa in ottone posizionata sul marciapiede davanti all’abitazione di chi è stato deportato o ha subito persecuzioni antisemite a imperitura memoria di quanto accaduto. Sarà collocata in via Mameli

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