Genova. Dopo la tragedia delle Marche, con morte e distruzione portata dalle acque in piena di fiumi e torrenti, la Val Bisagno guarda con apprensione l’arrivo dell’autunno e della stagione delle piogge, che ogni anno fanno letteralmente stare con il fiato sospeso centinaia di residenti. E scatta l’allarme per lo sfalcio dei torrenti, che secondo l’opposizione in consiglio municipale quest’anno sarebbe “in grave ritardo”.
A lanciare l’allarme Roberto Zattini, consigliere municipale per il Partito Democratico, firmatario di un’interrogazione presentata la scorsa settimana: “Lo sfalcio sul Bisagno è iniziato con notevole ritardo, e in gran parte dell’alveo ci sono piante infestanti e vere e proprie foreste – spiega – oltre a questo non si sono visti scavi e rimozioni di detriti dal greto del torrente, che in più punti sono a pochi metri dagli argini, riducendone la portata. Senza contare che gli affluenti del grande torrente al momento sembrano essere stati dimenticati”.
Le operazioni di pulizia dell’alveo sono iniziate effettivamente circa una settimana fa, e al momento la pulizia è stata fatta in un tratto tra Struppa e Molassana, a monte del cantiere dello Scolmatore, che dopo le vicende legate allo stop temporaneo dovuto alla segnalazione anti-mafia, ha ripreso a lavorare per recuperare il tempo perduto.
A preoccupare sono anche i rivi minori, vale a dire quei piccoli torrenti che raccolgo l’acqua delle piccole vallette laterali e che alimentano il bacino instabile del Bisagno. “Ci preoccupano le condizioni dei versanti e dei piccoli torrenti – spiega Roberto D’Avolio, ex presidente del Municipio – al comune in questi anni abbiamo chiesto più volte l’intervento, senza esito, e oggi ci troviamo ad affrontare l’autunno con una situazione che rischia di degenerare rapidamente“.
In particolare, seguendo anche le segnalazione dei nostri lettori, le situazioni più difficili che abbiamo riscontrato sono quelle relative al torrente Geirato, il cui letto a monte della zona Boero è completamente invaso da vegetazione anche ad alto fusto, il torrente di via Lodi, sempre protagonista di eventi alluvionali, e il rio Torbido, in zona Struppa, il cui greto è ingombro in più punti. Nei giorni scorsi, Aster, interpellata da Genova24, ha assicurato che entro l’inizio di ottobre sarà completata la pulizia del Bisagno. Basterà?