Schermaglie

Alluvione Marche, Ghio (Pd) critica il “modello Liguria” e Toti scrive a Letta: “Non si strumentalizzano le tragedie”

Secondo la sindaca di Sestri Levante è mancata in questi anni una vera strategia preventiva e si è agito "grazie ai cerotti" e ai fondi di protezione civile. Il governatore replica direttamente al segretario Dem: "Invita i tuoi a chiedere scusa"

Generico settembre 2022

Genova. L’alluvione nelle Marche, mentre proseguono le ricerche dei dispersi che potrebbero far accrescere il bilancio delle finora 10 vittime, diventa anche scontro di campagna elettorale in Liguria, a una settimana dalle elezioni politiche.

Il presidente della Regione Giovanni Toti, leader di Noi Moderati, ha inviato un duro messaggio al segretario del Pd, Enrico Letta per lamentarsi delle dichiarazioni fatte da Valentina Ghio, sindaca Dem di Sestri Levante e candidata in Liguria nelle liste del proporzionale per la Camera.

Ghio, che solo poche settimane fa ha dovuto fare i conti con i danni di un’improvvisa ondata di maltempo abbattuta su Sestri Levante e il Tigullio – non paragonabili a quanto accaduto nel centro Italia nelle ultime ore ma comunque rappresentativi di quanto sia difficile gestire la fragilità dei territori – in un’intervista all’agenzia Dire ha auspicato la definizione di una “legge organica” che tenga insieme “la lotta al cambiamento climatico, ma anche la prevenzione del dissesto, passando per fondi adeguati per la manutenzione del territorio e attraverso il sostegno all’agricoltura per evitare lo spopolamento”.

Secondo la sindaca Pd “in Regione Liguria questo pensiero organico, strutturale, preventivo in questi anni non c’è stato – attacca – anche in questo caso, ci sono stati i cerotti sulle ferite, anche grazie a grandi fondi arrivati dalla protezione civile nazionale e dati ai Comuni che hanno saputo progettare”.

Parole che hanno fatto alzare gli scudi al centrodestra al governo regionale, prima con la Lista Toti in consiglio regionale, che ha subito parlato di strumentalizzazione inaccettabile da parte di Ghio e poi dal capo politico che, però, ha preferito rivolgersi direttamente al suo pari, il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta.

Caro Letta, perché non dedichi 5 minuti della tua campagna elettorale per spiegare agli esponenti del tuo Pd in Liguria che sulle tragedie come quella delle Marche non si fanno strumentalizzazioni? False, per di più!”, scrive Toti in un post, ripercorrendo le tappe della gestione delle emergenze idrogeologiche dal 2015 a oggi. Toti rivendica un “sistema diventato un modello riconosciuto anche dal capo del dipartimento nazionale, che ha considerato la Liguria al primo posto per capacità di intervento durante le emergenze e ha permesso di evitare altre tragedie diffondendo tra i cittadini la cultura del rischio”. Toti sostiene che Liguria sia stata “la prima in Italia a usare i fondi non solo per riparare ai danni di alluvioni e mareggiate ma anche per fare prevenzione, con opere e cantieri”.

“Caro Letta, invita i tuoi a chiedere scusa, nel rispetto di chi in queste ore soffre nelle Marche e delle squallide strumentalizzazioni se ne fa davvero poco. Quanto alla Liguria, possiamo anche ascoltare i consigli su pancetta e guanciale, anche se preferiamo il pesto, ma sulla protezione civile non accettiamo lezioni da voi”, conclude.

leggi anche
Alluvione marche
Commento
Alluvione nelle Marche, Toti e Giampedrone: “Sempre più importante la cultura dell’allerta meteo”
Alluvione marche
Disastro
Alluvione nelle Marche, sette morti e tre dispersi: l’acqua strappa un bimbo dalle braccia della madre

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.