Università

All’osservatorio astronomico dell’Antola la prima scuola di dottorato internazionale

Un gruppo internazionale di studenti ha seguito le lezioni tenute da esperti del settori

osservatorio astronomico antola

Fascia. Tra il 5 e l’8 settembre si è svolta presso l’osservatorio astronomico regionale del Parco dell’Antola a Fascia la prima edizione di una scuola internazionale di dottorato di ricerca in astronomia. Il tema della scuola è il ruolo dell’astronomia ottica nella moderna astrofisica, che si avvale non solo di telescopi ottici, ma anche di osservazioni in diverse bande dello spettro elettromagnetico, dal radio ai raggi gamma, ed inoltre della rivelazione di altri messaggeri emessi dalle sorgenti nel cosmo, quali neutrini ed onde gravitazionali.

L’evento è stato organizzato dal dipartimento di Fisica dell’Università di Genova (Difi) nel contesto del progetto dipartimenti di eccellenza del Miur, in collaborazione con il Parco dell’Antola. Il Difi è stato in effetti dichiarato nel 2018 uno dei dipartimenti di eccellenza italiani per le ricerche in fisica ed ha usufruito di finanziamenti dedicati: lo sviluppo di nuove linee di ricerca e dell’offerta didattica in astrofisica al Difi sono tra le iniziative intraprese in questo progetto.

Un gruppo internazionale di studenti e studentesse ha potuto seguire lezioni sulle tematiche di ricerca attuali in astrofisica, tenute da esperti del settore, ed effettuare sessioni osservative con il telescopio ottico robotico da 80 centimetri dell’osservatorio e un’osservazione da remoto con i telescopi ottici della Fondazione Gal-Hassin presso il Parco delle Madonie, in Sicilia. Oltre all’aspetto scientifico, i partecipanti hanno anche potuto apprezzare le bellezze dell’entroterra ligure e assaporare piatti tipici locali grazie all’hotel-ristorante di Casa del Romano, dove hanno alloggiato per tre giorni.

Il Parco dell’Antola, la Regione Liguria e il Difi negli anni recenti hanno investito importanti risorse per apportare migliorie all’infrastruttura e alla strumentazione scientifica dell’osservatorio.

“Un risultato importantissimo – commenta il vicepresidente della Regione Liguria con delega ai Parchi e al Marketing Territoriale Alessandro Piana – specchio delle tante vocazioni del nostro territorio dimostrando ancora una volta quanto sia di valore quella multidisciplinarietà che abbiamo sempre sostenuto. Mettere a sistema l’ambiente con la tecnologia e l’alta formazione si traduce in un supporto concreto per gli ambiti ad alto potenziale di sviluppo”.

Dopo la chiusura per il periodo pandemico e per interventi infrastrutturali, l’osservatorio pianifica di riaprire a breve al pubblico per mostrare a tutti le meraviglie del cielo della Liguria.

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