Vertenza

Albaro, campi da padel al posto dell’area verde? Il Comune smentisce: “Nessun progetto presentato” fotogallery

Francesca Ghio all'attacco: "Il valore aggiunto è conservare le poche zone verdi della città, non fare impianti sportivi privati"

Genova. I lavori di pulizia e disboscamento sono iniziati a metà agosto mettendo in allerta i residenti, allarmati da voci insistenti sulla possibile realizzazione di un nuovo impianto di padel a due passi dai palazzi e, soprattutto, sulle fasce di una piccola valletta risparmiata dal cemento e il cui equilibrio idrogeologico è quanto mai delicato e fragile.

Parliamo del terreno composto da muretti a secco e alberi sulla riva del rio Parroco, adiacente a via Livorno, nella prosecuzione lineare di valletta Puggia, nel cuore di Albaro. Ecco, questi terreni, di proprietà privata, sono oggetto da qualche settimana di interventi di riduzione della vegetazione, con la rimozione di piante infestanti e di alcuni alberi di piccolo fusto. Una attività che ha mosso le paure dei residenti, alimentati da voci di corridoio secondo le quali questa ‘pulizia’ sarebbe propedeutica alla realizzazione di alcuni campi da padel, lo sport del momento, che anche a Genova sta collezionando centinaia di seguaci. Secondo alcune voci, ancora non confermate, dietro all’affare ci potrebbe essere niente meno che Antonio Cassano, famoso patito di questo sport. La proprietà dei terreni, contatta da Genova24 nelle scorse settimane, ha smentito l’esistenza di questo progetto, parlando esclusivamente di una pulizia dell’area.

I cittadini del posto, però, si sono mobilitati, e attraverso il tam tam del social (sopratutto sulla pagina del gruppo Occupy Albaro) hanno iniziato a monitorare la situazione, portandola all’attenzione della politica nostrana: durante la seduta del Consiglio comunale di oggi il consigliere Alberto Pandolfo (Pd) e Francesca Ghio (RossoVerdi) hanno chiesto lumi alla giunta comunale, per sapere se sull’area esistono progetti di questo genere.

“Al momento non è stato presentato all’amministrazione comunale alcun progetto su quell’area – ha risposto l’assessore all’urbanistica Mario Mascia – ho fatto fare una verifica alla polizia locale e non sono state rilevate irregolarità nelle operazioni di pulizia, che hanno interessato piante infestanti e alberi di piccolo fusto non considerabili di pregio”. Un pezzetto in più nel puzzle lo ha aggiunto l’assessore allo sport Alessandra Bianchi che ha confermato il fatto che non si hanno notizie di nuovi impianti, aggiungendo che però “dal punto di vista sportivo la realizzazione di impianti sportivi per il padel, fatti salvi tutti i requisiti di sicurezza e di rispetti di tutte le norme vigenti, porterebbe un valore aggiunto per la zona e per i cittadini del quartiere“.

“Con l’attuale crisi climatica il valore aggiunto sarebbe quello di mantenere il poco verde che abbiamo in città – ha replicato Ghio – e in caso di nuovi impianti sportivi che questi impianti siano per tutti e non dei campi da padel privati. Il valore aggiunto è l’ossigeno”. Oltre alla conservazione sul verde esiste anche un problema di salvaguardia del delicato equilibrio idrogeologico di tutta l’area “Visto che l’alveo del rio Parroco è già stato toccato anni fa, provocando uno squilibrio tale da provocare allagamenti e esondazioni in tutti i recenti nubifragi che hanno colpito la nostra città”. Fatto testimoniato dalle foto che la stessa consigliera Ghio ha portato in aula, foto da cui emerge, nel vero senso della parola, tutta la fragilità di quell’angolo ‘selvatico’ della città.

Nel frattempo, però, i residenti si stanno attivando, presidiando il territorio e monitorando passo dopo passo i lavori ancora in corso. E’ in fase di elaborazione una sorta di comitato che possa unire e dare forma a tutte le istanze legate alla vicenda, il cui sviluppo appare quanto mai incerto.

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