C'è chi può...

Voglia di vacanze, è corsa alle seconde case: tra le 10 località più care due sono in Liguria

Al quinto posto della classifica nazionale c'è Santa Margherita Ligure con 13mila euro al metro quadrato

santa margherita panorama

Genova. Dopo la pandemia torna in Italia la voglia di vacanze ed esplode il mercato immobiliare delle seconde case. A dirlo sono i dati dell’osservatorio nazionale immobiliare turistico 2022 di Fimaa-Confcommercio, in collaborazione con Nomisma. E nella top ten delle località più care in cui acquistare una residenza estiva due si trovano in Liguria e precisamente nel Tigullio.

La più cara quest’anno risulta Santa Margherita Ligure: qui il prezzo delle case si aggira sui 13mila euro al metro quadrato. Con questa cifra la destinazione balneare tradizionalmente più apprezzata dai milanesi si colloca al quinto posto della classifica nazionale. All’ottavo posto segue la sua vicina, Rapallo, dove un appartamento al mare in media costa “solo” 10.500 euro al metro quadrato. A occupare il podio italiano sono però Madonna di Campiglio (15mila euro), Forte dei Marmi e Capri (14mila). Un po’ a sorpresa si rivelano più “economiche” mete come Porto Cervo, dove ce la si può cavare con 10mila euro al metro quadrato.

A livello nazionale emerge un aumento del 41,1% delle compravendite nelle località turistiche monitorate rispetto al 2020, un dato più alto del 7,1% in confronto all’aumento medio del mercato totale. Bene, in particolare, le località marine (+43,4%), seguite da quelle montane (+35%) e da quelle sui laghi (+29,6%). Quanto al prezzo medio di acquisto, si è attestato sui 2.550 euro al metro quadro commerciale, con un aumento medio del +3,2% annuo (tra +3,7% e +5% per le case in montagna e al lago, tra +2,2% e +2,8% per quelle in riva al mare).

Per quanto concerne infine gli affitti, nel 2022 i canoni di locazione aumentano del 4,8% medio su base annua grazie alla crescita dei flussi turistici. L’aumento è più forte nelle località marittime (+5,9% in media) con a ruota quelle lacuali (+5,3%), mentre i canoni medi delle località di montagna registrano un aumento molto più contenuto (+1,1%).

“Il mercato immobiliare delle case per vacanza gode di buona salute, nonostante gli effetti negativi della guerra in Ucraina e l’impennata dell’inflazione. Per sostenere il turismo, di fondamentale importanza per l’economia del Paese, è auspicabile che il prossimo governo coinvolga le associazioni di categoria e gli operatori del settore per un Osservatorio del comparto turistico, che monitori tale mercato e fornisca indicazioni utili e propositive anche per la regolamentazione delle locazioni brevi turistiche, evitando disparità di normative tra le varie Regioni. Va scongiurato anche il rischio che il settore possa diventare preda dei grandi gruppi internazionali, orientati più alla massimizzazione dei profitti che alla qualità dei servizi da offrire ai consumatori”, commenta Santino Taverna, presidente nazionale della Fimaa.

“Anche nella prima parte del 2022 – dice Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma – è proseguita la crescita del mercato immobiliare nelle località turistiche. Ad alimentarla è stata soprattutto l’esigenza delle famiglie italiane di privilegiare dopo la pandemia impieghi in grado di coniugare percezione di sicurezza e possibilità di godimento e gratificazione. Proprio quello che nell’immaginario collettivo rappresenta l’investimento immobiliare”.

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