Genova. Per tutti i motociclisti, scooteristi e vespisti genovesi una buona notizia. Anzi no. Palo-fuori e rimessa dal fondo. La metafora calcistica è il metaforico commento che ci introduce alla novità che sarà posta in essere nei prossimi giorni e che riguarda la via con una delle riserve strategiche di posti moto più controverse della città.
Parliamo di via di Porta Soprana, che comprende una trentina di stalli per le due ruote (e che con la solita ‘fantasia’ della disperazione posteggistica-lavorativa diventano quotidianamente anche di più) ma che, visto che la strada è a senso unico, sono raggiungibili solamente passando da Carignano, attraverso via Ravasco e via del Colle, quest’ultima regolata come zona a traffico limitato. Quindi di fatto off limits per i non residenti.
Un bias viabilistico irrisolto da anni e che ha fatto cadere più volte decine di motociclisti sotto la scure della polizia locale, e che no, neanche stavolta è stato appianato: con una nuova ordinanza della direzione viabilità e trasporti del Comune di Genova, infatti, viene infatti disposto “il senso unico alternato a vista con precedenza ai veicoli in direzione ascendente e contestualmente è istituito il limite di velocita dei 30 km/h per tutta l’estensione della via in oggetto” dall’altezza del civico 12 fino all’intersezioni con via Meucci
Esattamente, cioè, fino al termine dell’area di sosta della Polizia di Stato. La novità infatti è stata pensata appunto per agevolare gli agenti nel parcheggiare le relative vetture, altrimenti costretti a fare il giro di mezzo centro urbano per una distanza di pochi metri lineari. “Considerato che i veicoli della Polizia di Stato del Commissariato di piazza Matteotti, per accedere al posteggio loro riservato ubicato in via di Porta Soprana e più precisamente in corrispondenza della via Meucci, devono transitare da via Ravasco e da via del Colle compiendo quindi un percorso tortuoso;
Verificato che, per quanto sopra argomentato, la modifica richiesta della circolazione veicolare in quel tratto agevolerebbe le normali attività di istituto della Polizia di Stato“, si legge nelle premesse del dispositivo, anche se non è specificata se l’area di sosta sia riservata alle auto di servizio o comprenda anche quelle private degli agenti. Insomma, è stato fatto 30, senza dubbio. Per il 31 c’è ancora da aspettare.