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“Stop alle navi da crociera? Macchè invidia, è salute pubblica”, la replica del comitato Tutela Ambientale a “Noi Moderati”

"L'ultima edizione dell'inventario delle emissioni rilasciata nella primavera del 2021 (dati 2016) dice che a Genova le emissioni di NOx dovute al traffico marittimo sono circa il 50% contro il 40 % del traffico stradale"

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Genova. Dopo il battage mediatico e social scatenato dalla proposta di VerdiSinistra per fermare l’uso e l’abuso dei jet privati, considerati troppo inquinanti, in queste ore soprattutto in Liguria è salito in cattedra un altro tema vale a dire quello del fermare e contenere le navi da crociera, soprattutto quelle che in periodo estivo stazionano lungo la nostra costa, come per esempio nel golfo del Tigullio

A lanciare la proposta di class action contro i giganti del mare è stata Codacons, che nei giorni scorsi ha lanciato una vera e propria campagna per fermare l’uso della sosta ‘a motori accesi’ davanti alle coste dei nostri borghi e città sul mare. A questa proposta, che in poche ore è entrata nel dibattito nazionale, hanno risposto a breve giro i componenti di “Noi moderati”, che ha parlato di “invidia sociale che è più che mai lo slogan di questa campagna elettorale“. Anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti aveva commentato duramente l’iniziativa come “un’azione inibitoria per impedire che le navi da crociera arrivino nel golfo del Tigullio e portino migliaia di di turisti a visitare Portofino e le perle della Liguria, parlando di “aria inquinata” senza lo straccio di un dato scientifico che sostenga questa tesi”.

A rispondere oggi il Comitato Tutela Ambientale Genova Centro-Ovest, attraverso la voce del presidente, l’ingegnere Enzo Tortello: “Qui non si tratta di “invidia sociale” ma di salute pubblica: nostra, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Basta guardare i dati ufficiali pubblicati sul sito di ARPAL. L’ultima edizione dell’inventario delle emissioni rilasciata nella primavera del 2021 (dati 2016) dice che a Genova le emissioni di NOx dovute al traffico marittimo sono circa il 50% contro il 40 % del traffico stradale (linee extraurbane ed autostrade incluse). Nell’anno 2011 (precedente inventario delle emissioni) gli NOx imputabili al traffico marittimo erano il 62% contro il 26% del traffico stradale. Nello stesso rapporto, anche le polveri sottili imputabili al traffico navale sono percentualmente superiori a quelli generati dal traffico stradale (39% vs 28%)”.

“Per quanto riguarda i dati del 2016 (come detto, ultimo inventario disponibile) nella sintesi la Regione furbescamente dice che l’impatto delle emissioni di NOx è pari a circa il 30% del totale delle fonti – continua Tortello – Il calcolo è fatto sommando le emissioni da traffico marittimo dei porti e rapportando quanto trovato al totale delle emissioni da tutte le fonti della regione. Ci si dimentica che le emissioni da traffico sono concentrate nelle città portuali. Fortunatamente poichè sono allegate le tabelle in Excel di dettaglio, con un po’ di pazienza, si possono trovare i dati corretti (quelli indicati sopra)”.

“E’ bene segnalare anche che, almeno a Genova, Arpal dice chiaramente nei suoi rapporti che le centraline di monitoraggio sono posizionate per monitorare il traffico stradale e che
l’inventario delle emissioni è lo strumento per prendere delle decisioni per predisporre azioni di riduzione dell’inquinamento ambientale (ma si finisce di parlare solo di vespe e di auto datate…) – conclude – Mi sembra che questi dati siano sufficienti a contraddire quanto affermato da Noi Moderati che evidentemente difendono gli interessi di certe classi sociali senza prendere in visione i dati reali. E’ una brutta abitudine degli Italiani”.

 

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