Scavi

Spiaggia di Sturla, il cantiere tra i bagnanti per sotterrare i cavi internet ‘ad inciampo’ fotogallery

I lavori dureranno una settimana: i cavi saranno avvolti in una guaina di metallo e sotterrati a due metri di profondità

Genova. Diversi metri di reti, due grosse ruspe e una decina di operai sono presenti da lunedì sulla spiaggia di Sturla per sotterrare i mega cavi internet sottomarini che, posati ad aprile, erano riemersi in superficie creando non pochi disagi ai bagnanti della affollata spiaggia cittadina.

L’intervento arriva dopo il reportage-denuncia di Genova24, pubblicato lo scorso 4 agosto: dopo aver raccolto diverse segnalazioni da parte dei nostri lettori, infatti, ci eravamo recati sul posto documentando l’incredibile situazione creatasi con questi due grossi ‘tubi neri’ che di fatto erano ‘ad inciampo’, emersi dal fondale tra i piedi dei bagnanti. Insieme alle immagini avevamo raccolto anche alcune testimonianze di disagi, di pericolo e forse anche di alcuni non meglio precisati ferimenti.

I lavori dovrebbero concludersi lunedì prossimo: secondo quanto riportato da un tecnico presente in cantiere, l’intervento prevede un nuovo scavo, con una profondità minima di due metri, dove i due cavi saranno nuovamente posati, ma questa volta avvolti in una guaina fatta non più da gusci di gomma dura ma di metallo, in modo da risultare più pesante e quindi non ‘riemergere’ nuovamente. Alla domanda del perché si fosse verificata quella situazione, il tecnico della Drafinsub, la ditta che si occupa dell’intervento, ha ipotizzato uno precedente scavo non abbastanza profondo: “La cosa più importante è la messa in sicurezza della spiaggia – ci spiega – e l’incolumità delle persone”.

mappa 2africa www.submarinecablemap.com
Il percorso del cavo sottomarino 2Africa (fonte: www.submarinecablemap.com

Non pochi i disagi per i cittadini: il cantiere occupa infatti diverse decine di metri quadrati di spiaggia libera, ovviamente affollatissima a questo punto della stagione, mentre gli scavi intorbidiscono l’acqua del mare. Molti i bagnanti incuriositi che osservano i lavori, altri, più intraprendenti, sfruttano le reti per asciugare i teli da mare. Non mancano,però, coloro i quali, una volta sul posto, visto l’affollamento e il contesto non proprio rilassante decidono di alzare i tacchi e rinunciare al tuffo.

Parlando con i tecnici, e osservando le bolle di accompagnamento del materiale presente in cantiere, ‘scopriamo’ che i due cavi sono quelli che fanno parte della rete “2Africa”: 24mila chilometri di cavi e derivazioni che “avvolgono” il continente africano, partendo da Regno Unito e Spagna, con un passaggio anche a Genova. In realtà questa era l’ipotesi che fin da subito avevamo pensato, visto che tutte le informazioni portavano a quel cavo, presentato in grande stile dall’amministrazione comunale come una installazione che faceva di Genova “uno dei più importanti porti digitali d’Europa“. 2Africa sarà operativo nel 2023, mentre nel 2024 entrerà in funzione anche il BlueMed, portando ad un totale di due connessioni ‘sottomarine’ per la nostra città. In Europa Marsiglia ne ha 14, Catania 5, Bari 4, Seixal in Portogallo 3, come Ostend in Belgio e Rostock in Germania, giusto per citare alcune città costiere collegate via mare da i mega cavi sottomarini.

C’è ancora un mistero, però, rimasto insoluto: dopo il nostro sopralluogo ci eravamo rivolti all’amministrazione comunale per chiedere chiarimenti e capire di cosa si trattasse, senza però riuscire ad avere una risposta univoca e certa da parte degli uffici sull’origine di quei cavi. Cosa sarà successo? Per fortuna, però, la verità è emersa in superficie, e questa volta senza creare inciampi. Forse.

 

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