Storia infinita

Scolmatore rio Vernazza, aumentano i costi dell’opera: accumulati altri sei mesi di ritardo

Trovato un muro pericolante, serve una variante al progetto. Intanto via Pontetti vive ancora con l'incubo dell'alluvione

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Genova. Aumentano i costi dello scolmatore del rio Vernazza-Chiappeto che dovrà mettere Sturla al sicuro dalle alluvioni. E intanto, alle soglie di quello che sarà l’ennesimo autunno di paura, sulla tabella di marcia dell’opera si aggiungono altri sei mesi di ritardo rispetto all’ultima previsione di consegna che faceva riferimento alla fine del 2024. È quanto emerge dalle carte del Comune di Genova, che sta per approvare una variante da 310mila euro a causa di un muro pericolante in sponda sinistra che renderà necessario lo spostamento dei sottoservizi.

Quella dello scolmatore del Vernazza-Chiappeto, corso d’acqua che scende dalle alture di San Martino e sfocia in mare dopo un lungo percorso nel sottosuolo, è una storia incredibilmente tormentata. Dopo anni di lungaggini amministrative e promesse non mantenute, segnati anche dalla protesta dei residenti di Sturla che avevano manifestato in strada per chiedere certezze sull’opera, due anni fa era stato pubblicato finalmente il bando per i lavori. Il cantiere, affidato alla Pac di Bolzano (la stessa che ha realizzato lo scolmatore del Fereggiano), è stato aperto a marzo 2021, con quattro mesi di ritardo rispetto al cronoprogramma. Poi a dicembre un nuovo stop, durato altri due mesi.

scolmatore vernazza sturla

Oggi i lavori vanno avanti solo sul fronte del torrente Sturla, oggetto di adeguamento idraulico nel tratto tra via dell’Arena e via delle Casette. Qui confluirà infatti il deviatore, una galleria scolmatrice che capterà l’acqua del Vernazza all’altezza di corso Europa e la porterà nell’alveo poco prima dello sbocco in mare, evitando così il passaggio della piena sotto le case. È quello che successe nel 2011 e nel 2014, quando il rio esplose in via Pontetti, nelle vicinanze di via Isonzo, aprendo una voragine nell’asfalto e inondando le case di acqua e fango. Da allora alcune famiglie hanno deciso di trasferirsi altrove, pur essendo proprietarie di appartamenti.

Ora l’ennesima complicazione: durante i sopralluoghi è emersa “una situazione di aggravio delle condizioni statiche del muro di sostegno in sponda sinistra, al cui piedi andranno eseguiti scavi di ricerca e gestione dei sottoservizi indifferenti, rendendo necessaria l’elaborazione di una variante in aumento di spesa”. Necessario, quindi, procedere a un ulteriore accordo coi privati proprietari di box in via dell’Ombra. L’intervento nel complesso cuba circa 14,5 milioni di euro, di cui quasi 10 per la canalizzazione del rio Vernazza-Chiappeto e oltre 4,5 per l’adeguamento dello Sturla. Tutti fondi garantiti dal piano Italia Sicura dell’ormai lontano governo Renzi.

Il progetto definitivo prevedeva 1.440 giorni di cantiere, cioè quattro anni dall’inizio dei lavori. Termine che adesso si sposta ancora più in avanti, fissando la messa in sicurezza definitiva della zona al 2025 inoltrato. Intanto via Pontetti continua a vivere l’incubo delle alluvioni: in questa zona, già con l’allerta meteo arancione, scatta il divieto di sosta. Per evitare che le auto vengano trascinate dalla piena di un rio nascosto sotto il cemento e per troppo tempo dimenticato.

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