Genova. Il fatto che la Juventus sia l’ombra della squadra di un paio di anni fa e sia ancora in una condizione di evidente difficoltà nella costruzione del gioco e nel servire Vlahovic non deve attenuare i meriti di una Sampdoria molto solida e concreta, con una difesa praticamente perfetta guidata da un Colley monumentale, che a Giampaolo è piaciuto anche nella gestione della palla (“una delle sue migliori partite”) e la mentalità giusta per questo inizio di campionato.
Il punto sta quasi stretto alla squadra di Giampaolo, che stavolta può sorridere dopo la delusione della sconfitta contro l’Atalanta viziata dal gol annullato a Caputo. Questa volta il var è andato in soccorso della sua squadra: stupisce, in effetti, che il guardalinee non abbia visto dal vivo l’evidente fuorigioco di Vlahovic prima che desse la palla a Rabiot.
A questa Sampdoria, lottatrice su ogni pallone e senza alcun timore reverenziale, è mancato solo il gol. A rendere i meriti ai blucerchiati anche Massimiliano Allegri, che ha evidenziato come la squadra di Giampaolo abbia fatto un primo tempo di corsa e pressing e la sua Juventus sia riuscita solo a venir fuori nella ripresa.
Dopo la delusione della prima gara la squadra ha reagito alla grande: “Una partita di grande spirito, di abnegazione – dice Giampaolo – c’era l’alchimia giusta, la squadra ha affrontato la Juventus con la giusta personalità e il risultato ci dà forza, fiducia, potevamo anche subire gol eh. Faceva caldo, sono sudato come se la partita l’avessi giocata anch’io. Abbiamo sviluppato la gara come l’avevamo preparata, la Juve non dà punti di riferimento, è una squadra non codificata, imprevedibile, abbiamo evitato che prendesse il sopravvento”.
Un punto fondamentale per Giampaolo: “Che ci permette di approcciare le prossime partite con una consapevolezza diversa, ci fa lavorare meglio”.
Altro aspetto importante evidenziato dal mister è che anche chi è subentrato ha giocato bene: “Alla fine le squadre sono stravolte del 50% e se non sei competitivo con la panchina, le perdi le partite”.
La Sampdoria ha avuto nei tifosi davvero l’uomo in più: “Il nostro pubblico è stato straordinario, nella difficoltà anche fisica ci ha sostenuto fino alla fine e io l’ho sempre considerato un cambio in più, non ne ho cinque, ma sei”.
Il fatto che comunque si sia arrivati alla fine del match con Depaoli mezzala evidenzia che a livello di mercato la Società dovrà muoversi eccome: “Siamo andati ad adattamenti – conferma Giampaolo – Depaoli è un terzino, ma ha buona fisicità e sa giocare palla al piede, ci siamo arrangiati. Nella necessità lo fai anche, ma siamo in condizioni di poter arricchire la rosa in modo omogeneo”.