Genova. Edoardo Rixi ministro delle Infrastrutture? “Sono onorato se qualcuno pensa a me per quel ministero, ma non è assolutamente un ministero tranquillo perché c’è tantissimo lavoro da fare”. Così il deputato e segretario ligure della Lega, già viceministro nello stesso dicastero durante il governo gialloverde, a margine di un incontro con la ministra Erika Stefani a Genova, risponde all’endorsement del sindaco Marco Bucci.
Anche se la stima reciproca tra Rixi e Bucci è cosa nota, “non ritengo nessun endorsement scontato – precisa Rixi -. Il tema delle infrastrutture è per noi critico. Ho lasciato la Gronda in attesa della firma del ministro nel 2019 e continua a mancare la firma del ministro. Nonostante le rassicurazioni abbiamo avuto un Parlamento col 30% di M5s che ha di fatto bloccato qualsiasi ministero ad approvare quest’opera.
In ogni caso il numero uno della Lega in Liguria, già responsabile nazionale delle infrastrutture per il Carroccio, conferma la propria disponibilità: “È evidente che mi sono già occupato di quel ministero come viceministro, ci sono delle priorità importanti, non solo come Regione Liguria. La Lega è stata sempre a favore delle infrastrutture purché vengano fatte velocemente e a regola d’arte”.
Ma non sarebbe una passeggiata, ribadisce Rixi: “Basta ricordare che nel 2019, quando abbiamo iniziato le verifiche, sono risultate almeno 15mila opere tra ponti, viadotti e gallerie sul territorio nazionale con problematiche importanti. Non credo ne siano state fatte neanche un centinaio. C’è un lavoro immenso da fare, ma la sfida del Paese è tornare a credere in se stesso ed essere competitivi sul settore della logistica. Vedrà la Lega – conclude -. A me interessa che questi temi diventino dibattito di campagna elettorale mentre in cinque anni qualcun altro, in tutti e tre i governi, ha lavorato per non fare le infrastrutture”.