Genova. Se l’accordo tra Letta e Calenda, con quel rapporto 70-30 di candidature sui territori, ha complicato ulteriormente la composizione di liste e collegi, lo stesso accordo – spingendo i centristi sempre più verso destra – avrà effetti anche sul pallottoliere della coalizione che, al momento, è data per favorita alle elezioni politiche del 25 settembre.
Riavvolgendo il nastro. Italia al Centro, che qualche giorno fa ha presentato i 12 punti del programma sulla base dei quali portare avanti le trattative con “tutti” (aveva detto il leader Giovanni Toti) è inevitabilmente ritornata nell’alveo del centrodestra. Si era già capito che spostamenti clamorosi erano poco probabili e posizionamenti ufficiali ancora non ci sono.
Ma, ribaltando la prospettiva rispetto ai giorni scorsi, quando poteva sembrare che i centristi cercassero un posto dove stare oggi è la destra ad avere bisogno di loro per contrastare quell’effetto “magnete”, come Letta ha definito il ruolo di Calenda.
Paradossalmente l’accordo Pd-Azione-+Europa rafforza la posizione di Italia al Centro e delle altre formazioni di centro liberale più orientate a destra. E quindi Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia non potranno non concedere almeno qualcosa nella spartizione delle candidature.
Questo “qualcosa” in Liguria vale più che altrove, ça va sans dire. Almeno uno, se non due seggi uninominali, magari a Ponente – dove ci sono personalità potenzialmente forti come Marco Scajola, assessore all’Urbanistica della giunta Toti – ma anche a Genova, dove potrebbe tentare la sua corsa un altro assessore, donna, Ilaria Cavo.
Secondo alcune ipotesi sarebbe Fratelli d’Italia, in nome di un ragionamento a medio lungo termine, a fare un passo indietro e lasciare spazio agli arancioni. Su questo fronte si scalda però un altro assessore regionale, Gianni Berrino, anche lui, come Scajola, forte sul ponente ligure.
Competizione aperta, comunque, nei collegi proporzionali. E a proposito di liste, l’agenzia Dire riporta come a Roma si stia ragionando su una lista unica dei centristi che veda insieme Toti, Lupi e Brugnaro. Da questo punto di vista sarà interessante capire anche il futuro di un altro “big”, l’attuale sottosegretario alla Salute Andrea Costa, Noi con l’Italia.
Ragionamenti che, però, dovranno presto tramutarsi in atti concreti: il tempo scarseggia. Dalle 8 del 12 agosto alle 16 del 14 agosto nella sede del ministero dell’Interno avverrà il deposito dei contrassegni dei partiti o movimenti che parteciperanno alle elezioni politiche. La finestra per la presentazione delle liste e candidature si aprirà invece tra le 8 del 20 agosto e le 20 del 21 agosto presso le cancellerie delle corti di appello.
Oggi trattative in stand by, ma il governatore ligure potrebbe tornare a Roma già domani per mettere a punto gli ultimi dettagli.