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Polemica a Camogli: “Campi da padel al posto di parcheggi, danno per cittadini e turisti”

L'intervento del consigliere Pompei contro le scelte del sindaco Olivari: "Gravi ricadute per la mobilità sostenibile"

camogli turisti

Camogli. Campi da padel al posto di parcheggi per automobili o pullman turistici, “con gravi ricadute sulla mobilità sostenibile e grandi disagi per cittadini e turisti che, soprattutto d’estate, affollano Camogli”. A denunciarlo è il consigliere Claudio Giovanni Pompei che ricorda come “negli ultimi 25 anni, invece di sfruttare le tante occasioni avute per la realizzazione di utili e tanto richiesti parcheggi pubblici, l’amministrazione comunale abbia preferito costruire appartamenti, supermercati ed alberghi”.

Il Comune di Camogli a giugno ha affidato a Paola Arbocò dello Studio l’incarico per lo studio di fattibilità per la realizzazione di due campi da padel in località Alega. Il progetto dovrà prevedere anche servizi igienici, spogliatoi e infermeria.

“Ancora oggi – afferma il consigliere – hanno scelto di realizzare ben 227 garage privati i cui lavori, che si protraggono ormai da oltre quattro anni, non si concluderanno mai prima di marzo. Un enorme disagio per tutti dove il privato prende spazio ancora una volta alla pubblica utilità”.

“Preferendo la costruzione di campi da padel nell’area libera adiacente ai pochi posti auto oggi presenti – prosegue Pompei – il sindaco Olivari e la sua amministrazione dimostrano ancora una volta di non conoscere i più elementari principi di mobilità sostenibile, dove occorre far di tutto affinché centinaia di macchine non entrino nei borghi con viabilità difficoltosa come Camogli. Questa scelta è il chiaro segno della loro incapacità nel soddisfare le esigenze dei cittadini, dando luogo ad un altro suicidio organizzativo”.

“Il consigliere Maggioni e il suo gruppo, oggi seduti fra i banchi della minoranza, ma che per due decenni hanno governato la città a fianco di Olivari – conclude Pompei – scegliendo ancora una volta di rimanere in un complice ed assordante silenzio, dimostrano il consueto disinteresse alle vicende cittadine e dovranno essere ritenuti corresponsabili delle conseguenze che queste assurde scelte causeranno”.

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