Genova. “Ma come, la sopraelevata? Con un pullman?”. E’ quello che si sono chiesti, un po’ sbalorditi, i passeggeri dell’autobus del servizio sostitutivo tra Acqui Terme – Campo Ligure e Genova partito questa mattina intorno alle 6.45 dalla Valle Stura dopo che il treno fino a Campo Ligure era arrivato in ritardo di una ventina di minuti.
Se il buongiorno si vede dal mattino sarà un agosto complicato, quello dei pendolari che – per alcuni lavoro sulla rete del terzo valico che costringono alla deviazione dei treni merci sulla tratta pendolare – tra il 6 agosto e il 4 settembre viaggeranno con il servizio integrato: treno fino a Campo Ligure, bus verso Genova. Stessa modalità in direzione opposta.
Il pullman, secondo quanto raccontato dai passeggeri, ha avuto qualche problema di orientamento. “Abbiamo rischiato di finire a Bolzaneto anziché a Brignole – racconta una pendolare – e usciti a Genova Ovest il mezzo pesante ha imboccato la strada Aldo Moro…”.
I problemi sono stati paventati già nelle scorse settimane: gli utenti si erano lamentati per il mancato anticipo degli orari per compensare l’allungamento dei tempi di percorrenza, tenendo conto che tra viabilità e caro-benzina in pochi sceglieranno di convertirsi all’auto. Nonostante lo stop ai cantieri sulla A26.
C’è un’altra questione: i bus navetta sostitutivi non contemplano l’entroterra genovese visto che l’ingresso in autostrada avviene a Masone: niente fermate a Mele, Acquasanta e Granara.