Albenga. È stata una notte di inferno per l’entroterra di Albenga e i suoi abitanti a causa del vasto incendio che continua a bruciare anche questa mattina senza sosta. Il bilancio è pesantissimo con decine e decine di famiglie evacuate e case (vuote per fortuna) che sono state raggiunte dalle fiamme.
Dopo il rientro dei mezzi aerei con il sopraggiungere del buio, nella serata di ieri, centinaia di soccorritori hanno lavorato senza sosta tutta la notte, ma il vento non ha dato tregua continuando a spingere le fiamme: la situazione più critica della nottata nelle aree interne di Bastia e lungo tutta la strada provinciale 453, in particolare tra Borgo Verde e Marina Verde.
Sono state evacuate oltre 70 persone: sono bruciate alcune abitazioni a Coasco e in particolare una palazzina in località Borgoverde raggiunta dalle fiamme. Ovviamente nessuno ha potuto ancora fare ritorno nella propria abitazione nè si hanno tempistiche precise su quando ciò potrà avvenire. Alcuni hanno trovato una sistemazione in autonomia, altri sono stati ospitati presso il Salone dei Fiori di Villanova, altri ancora accolti da alberghi e strutture ricettive.
A livello di strade e collegamenti, sono state chiuse temporaneamente in via precauzionale: l’Aurelia Bis, la SS453 e la SP19.
Questa mattina sul posto stanno operando un’ottantina di vigili del fuoco da diverse zone d’Italia (Genova, Cuneo, Torino, Bergamo e Piacenza), giunti in supporto del comando di Savona che ha messo in campo tutti i mezzi e gli uomini possibili.
Pochi minuti fa, presso l’Unità di Comando allestita dai vigili del fuoco sono arrivati i Dos e si sta decidendo come muoversi, in particolare in relazione alla presenza di mezzi aerei che dovrebbe essere quantomai massiccia: si attendono canadair ed elicotteri.
La situazione, stando a quanto riferito, purtroppo, sembra ancora molto lontana dalla soluzione, mentre il comprensorio ingauno e tutto l’entroterra si sono svegliati questa mattina avvolti dal fumo che, simile ad un enorme banco di nebbia, ha praticamente avvolto tutto il territorio accompagnato dal forte odore di bruciato.
L’unica “nota positiva” è rappresentata dall’assenza di feriti o intossicati: questo grazie all’incessante lavoro dei soccorritori.