Contratti

Lavoro, Poste Italiane: “In provincia di Genova, 24 assunzioni da gennaio a giugno”

16 nuovi ingressi negli Uffici Postali e 8 destinati al recapito nel territorio provinciale

Poste Italiane Portalettere

Genova. Nei primi sei mesi del 2022, nella provincia di Genova, Poste Italiane ha formalizzato 24 assunzioni tra operatori di sportello e consulenti finanziari e addetti al recapito. 16 sono i neo assunti che vanno a rafforzare i team di lavoro dei 158 Uffici Postali di Genova continuando così a garantire una presenza costante e qualificata sul territorio.

Sul fronte del recapito sono 8 i portalettere stabilizzati con un contratto a tempo indeterminato. La selezione dei neo-assunti è avvenuta tra il personale che ha già lavorato in passato come portalettere o addetto allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 6 mesi.

Il programma di Politiche Attive, che riguarda oltre 2.000 assunti in tutta Italia, è concordato con le Organizzazioni Sindacali, e contribuisce a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale “2024 Sustain & Innovate”, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito.

L’obiettivo è quello di trasformare la figura del portalettere da operatore incentrato sulla corrispondenza tradizionale a primario player del crescente mercato dei pacchi e leader nel segmento B2C. Tra le altre Politiche Attive del lavoro, Poste Italiane è impegnata anche in negli interventi di trasformazione dei contratti da tempo parziale a tempo pieno, alle assunzioni da mercato esterno e all’attivazione di percorsi interni di sportellizzazione.

Grazie a queste nuove assunzioni, Poste Italiane continua a garantire una presenza costante e qualificata sul territorio, dimostrando concretamente la propria vicinanza alle comunità locali e alle esigenze di tutti i cittadini.

L’età media dei dipendenti del Gruppo è scesa da 49,7 anni nel 2017 a 49,2 anni nel 2020 e grazie a questi interventi di inserimento resterà stabile fino al 2024. Un ruolo centrale sarà giocato dal reskilling dei dipendenti che saranno formati alle nuove professionalità e riqualificati internamente per garantire la competitività richiesta dal mercato, con l’obiettivo di favorire nel tempo una cultura orientata al cambiamento. Cresce anche la percentuale di donne dal 54% del 2017 al 55% del 2020 al 56% atteso nel 2024

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