La vertenza

Ex Ilva di Cornigliano, l’rsu attacca l’azienda: “Cassa integrazione usata al posto di ferie e permessi”

Intanto i sindacati nazionali hanno chiesto un nuovo incontro al governo per conoscere tempi e modi della ricapitalizzazione prevista dal decreto Aiuti-bis

Sciopero ex Ilva 11 aprile 2022

Genova. Una nuova richiesta di incontro al Governo sulla vertenza ex Ilva è stata inoltrata oggi dalle segreterie nazionali di Fiom, Fim e Uilm dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del cosiddetto Decreto Aiuti bis che all’articolo 30 contiene una norma specifica che potrà dare liquidità all’ex Ilva autorizzando il socio pubblico Invitalia a sottoscrivere un aumento di capitale fino a un miliardo per il 2022. Obiettivo dell’incontro, scrivono i confederali, è conoscere “le caratteristiche e le finalità dell’articolo.

La notizia degli aiuti alla siderurgia inseriti nell’ultimo decreto del governo uscente era stata accolta positivamente dai sindacati che ribadiscono in una nota che si tratta di un “importante provvedimento del Governo”, che tuttavia a loro avviso “non può essere gestito in maniera unilaterale dal management di Acciaierie d’Italia” dovendo invece “impegnare la stessa su precisi industriali e occupazionali”.

Intanto come già accaduto a Taranto anche a Genova, nonostante gli incontri periodici proprio sull’utilizzo della cassa integrazione l’rsu segnala un utilizzo indebito della stessa al posto di ferie, permessi e malattie: “Ci sono pervenute gravi segnalazioni sull’uso della cassa integrazione straordinaria – dice l’rsu in un comunicato al lavoratori – Mutua, permessi per legge 104, ferie estive, sostituite dalla cassa integrazione, malgrado gli incontri settimanali Non è accettabile questa situazione . La rsu si è attivata per mettere mano con ogni mezzo a questa situazione che non deve proseguire”.

Circa l’utilizzo da sempre giudicato illegittimo della cassa integrazione da parte di Acciaierie d’Italia in assenza di una crisi del settore pende tutt’ora in procura a Genova l’ esposto presentato dalla Fiom mentre a livello amministrativo, come era stato spiegato dallo stesso ministro Orlando nel corso dell’ultimo incontro a Roma, si attende l’esito delle ispezioni svolte dall’Inps la cui relazione dovrebbe essere stata consegnata al ministro della Lavoro.

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