Devastazione

Downburst, grandine, allagamenti: il Tigullio flagellato dal maltempo chiede lo stato di calamità fotogallery

Pochi minuti di temporale ma danni ingenti a strutture private e stabilimenti balneari. Ancora alcuni sfollati tra Cogorno e Chiavari dove il vento ha scoperchiato i tetti

Genova. In uno dei video virali che circolano in queste ore è riassunto il senso di quanto accaduto nel Tigullio durante l’allerta gialla scattata alle 00.00 di giovedì e prolungata fino a mezzanotte: pochi minuti di furia degli elementi, pochi istanti di pioggia fortissima e chicchi di grandine grossi come albicocche che sfasciano il tergicristallo di un’auto parcheggiata, manco fosse fatto di zucchero. E poi il vento, violento e impazzito – non una tromba d’aria ma un downburst, impareremo – che fa volare palme, sdraio, gazebo, ombrelloni, tetti di case come in un quadro scomposto della più classica estate sulla riviera ligure.

Fenomeni eccezionali, “mai visti prima” dicono alcuni testimoni, manifestazioni estreme di quel cambiamento climatico sempre più incontrovertibile e che, però, tornerà in secondo piano fino alla prossima allerta. Ma domani, il Tigullio e il suo immediato entroterra, saranno impegnati a fare la conta dei danni – importanti soprattutto per i privati, meno per il pubblico – e per fortuna non quella delle vittime (come accaduto in Toscana o in Corsica nelle stesse ore).

I sindaci di Sestri Levante, Valentina Ghio, di Chiavari, Federico Messuti, e di Cogorno, Gino Garibaldi, chiedono da subito lo stato di calamità per i Comuni maggiormente colpiti dal maltempo, stato che consente di accedere a contributi statali straordinari.

“Nelle prossime ore valuteremo con Toscana e Emilia Romagna una richiesta congiunta di riconoscimento dello stato di emergenza, soprattutto per gli ingenti danni patiti dai privati” ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con l’assessore alla Protezione Civile Giampedrone.

Anche i sindacati, Uil e Cgil, hanno chiesto che lo Stato intervenga.

Ma Giampedrone ha voluto anche sottolineare come le previsioni e l’allerta diramata avessero senso di esistere nonostante le ironie o le critiche avanzate da alcuni soggetti: “L’allerta gialla va presa sul serio, è il primo di due gradi di allerte possibili per i temporali, mentre per il vento era stato diramato un avviso, non esistendo allerta”.

La giornata si è aperta con le immagini della ferrovia tra Genova e La Spezia interrotta all’altezza di Cavi di Lavagna per alcune strutture volate letteralmente sopra i cavi della linea elettrica. I tecnici Rfi hanno lavorato alacremente per permettere la riattivazione della linea almeno su un binario già da dopo pranzo. Fino a quell’ora sono stati necessari bus sostitutivi con i ritardi e i disagi del caso che hanno interessato tanti pendolari e turisti.

A Chiavari “sono oltre 50 gli interventi gestiti dal COC da questa mattina, di piccola e media entità senza danni a persone o infrastrutture. In questi anni abbiamo investito in prevenzione, dagli importanti lavori sulla rete dei canali di deflusso cittadini alla realizzazione dello scolmatore del porto, per raccogliere le acque del centro e scaricarle a mare – sono le parole del sindaco Federico Messuti dopo i sopralluoghi effettuati insieme all’assessore Paolo Garibaldi, al comandante della Polizia Locale e al responsabile della Protezione Civile – È stato scoperchiato il tetto di un’abitazione in corso Valparaiso 48, sono in corso le operazioni di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco. Dopo le opportune verifiche sono risultati inagibili i due appartamenti all’ultimo piano dello stabile. Diverse anche le operazioni effettuate per rimuovere rami e alberi caduti, tra il lungofiume e i quartieri, mentre sono in corso di valutazione i danni agli stabilimenti balneari e al porto. Per sicurezza, e in attesa di una più attenta valutazione da parte dei tecnici, abbiamo chiuso il percorso ciclopedonale lungofiume Entella, i parchi, giardini, e il cimitero comunale. Abbiamo, inoltre, fornito supporto al Comune di Cogorno con personale attrezzato per rimuovere le alberature cadute e con generi di prima necessità”.

A Sestri Levante la sindaca Valentina Ghio si è trovata ad avvertire i cittadini attraverso i social e ogni mezzo possibile, compresi i megafoni delle forze dell’ordine per strada, che una seconda “tromba d’aria” (non era tale, ma così l’ha chiamata) stava investendo la cittadina dopo che il vento aveva già spazzato la passeggiata e distrutto le strutture di stabilimenti balneari sulla Baia delle favole. Nella notte grandine copiosa e allagamenti nel centro storico del Comune e non solo. “Abbiamo subito attivato personale tecnico e ditte per liberare le strade e attualmente sono al lavoro – ha spiegato – e ci stiamo attivando per richiedere lo stato di calamità data la straordinaria entità dei danni”.

Venti persone evacuate per danni ai tetti delle proprie abitazioni a Cogorno, nell’immediato entroterra, e svariati interventi da parte dei vigili del fuoco e della protezione civile comunale per rimuovere rami e alberi pericolanti. Si contano i danni anche nel Comune di Cogorno. “Mappate più di 50 abitazioni con tetti scoperchiati; quasi tutti gli inquilini hanno trovato alternative in loco o sono rientrati nella prima casa situata fuori comune”, hanno spiegato dal Comune. Sul fronte della viabilità riaperte al traffico tutte le strade del territorio comunale. Problemi anche in alcune chiese parrocchiali a Monticelli, a Breccanecca, a San Lorenzo e a San Colombano della Costa. Disagi anche presso il Villaggio del ragazzo di San Salvatore e in diverse attività commerciali. “Manteniamo alta l’attenzione soprattutto nelle strade alberate del Comune, qualora ci fossero altri alberi e piante pericolanti” ha detto il Sindaco di Cogorno Gino Garibaldi.

La tromba d’aria che ha attraversato il Tigullio ha causato danni agli ospedali di Lavagna e Sestri Levante ma, scrive Asl4 “non si è verificata alcuna interruzione nei servizi alla cittadinanza né assenze da parte degli operatori in turno. A Sestri Levante la forza del vento ha schiantato i vetri a piano terra dell’ospedale e al primo piano lato sud ovest e danneggiato gli arredi esterni davanti alla farmacia e alla morgue. Danneggiati gli intonaci delle facciate lato sud. All’ospedale di Lavagna allagati portineria e accessi, in via di risoluzione per quanto riguarda ripristino del funzionamento delle relative apparecchiature. In pronto soccorso sono arrivati 15 pazienti con traumi leggeri subiti nel tentativo di proteggere le proprie auto o da caduta accidentale, senza necessità di alcun ricovero. Lievi allagamenti all’ospedale di Rapallo e al polo di Chiavari. Danneggiate inoltre alcune auto aziendali di servizio alla guardia medica ed alla assistenza domiciliare parcheggiate a Sestri Levante.

Danni per l’agricoltura. L’ondata di maltempo e le forti grandinate che hanno colpito la costa e l’entroterra del Tigullio, soprattutto nelle zone comprese tra Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, hanno causato ingenti danni alle coltivazioni della zona prime tra tutte quelle dedite alla viticoltura, all’orticoltura e all’olivicoltura. “Si tratta di un fenomeno atteso – spiegano Luca Dalpian e Paolo Campocci, presidente e direttore di Coldiretti Genova – la cui violenza e i cui esiti contribuiscono a indebolire ulteriormente un’agricoltura già stremata dalla forte siccità che ormai da mesi imperversa nella nostra regione e in tutta Italia e dalla situazione economica contingente. In questo scenario – si legge nella nota -, risultano particolarmente colpite dal maltempo l’orticoltura, la viticoltura e l’olivicoltura tigulline, con danni che, per quanto riguarda soprattutto il settore vitivinicolo e olivicolo, hanno purtroppo finito per vanificare quasi tutta la produzione della stagione. Per queste ragioni, Coldiretti è pronta a chiedere a Regione Liguria lo stato di calamità naturale, così da poter aiutare attraverso un’azione concreta e contribuiti economici puntuali le nostre aziende agricole ormai allo stremo”.

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