Rassegna

Chiavari in Jazz, all’auditorium San Francesco le opere fotografiche di Roberto Cifarelli

Generico agosto 2022

Chiavari. In occasione della rassegna Chiavari in Jazz 2022, da mercoledì 10 a domenica 28 agosto il foyer dell’Auditorium San Francesco ospiterà le opere fotografiche di Roberto Cifarelli, uno fra i maggiori protagonisti della storia della fotografia dedicata alla musica afro-americana.

La mostra racchiuderà il meglio di quattro fra i numerosi allestimenti realizzati dall’artista: “The Black Square”, “The Street of Jazz”, “High Key on Jazz” e “Doble”. All’inaugurazione dell’esposizione fotografica, mercoledì 10 agosto alle ore 18:00, il trio Cosso/Valente/Griffa suonerà in un live act per sottolineare il forte legame tra la musica live e la fotografia firmata da Cifarelli. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, ad eccezione del lunedì e martedì, dalle 17:30 alle 20:30 con ingresso gratuito. L’autore sarà presente nei giorni 10,11,12,18,19 e 28 agosto.

La rassegna “Chiavari in Jazz” proseguirà con i suoi concerti in piazza N.S. dell’Orto nei giorni venerdì 12 agosto con il quartetto degli statunitensi William Lenihan & Marc Copland, venerdì 19 agosto con la cantante e pianista tedesca Olivia Trummer e si concluderà venerdì 26 agosto con il concerto di Tosca.

Maurizio Franco scrive di Roberto Cifarelli

Nei luoghi in cui in Italia si suona jazz, la figura di Roberto Cifarelli è ormai da anni parte integrante della scenografia. Divorato da una passione inesauribile, con la sua presenza comunica a tutti gioia, serenità, entusiasmo e per questo motivo le sue rare assenze si notano, perché ormai siamo tutti abituati a vederlo con l’immancabile macchina fotografica mentre coglie gli attimi della tensione creativa, le emozioni che la musica gli comunica.

Cifarelli, classe 1964, ha compiuto tutto il percorso che separa gli scatti del dilettante di gusto da quelli del professionista, e lo ha fatto senza perdere un’oncia di quella passione per la musica, di quel rispetto per i musicisti che si avverte in tutte le sue fotografie, anche in quelle degli anni di apprendistato. Anni che hanno avuto termine nel 2002, quando nel libro Emozioni, scritti, immagini del jazz italiano, originale nella sua impaginazione che univa le foto a brevi note dei musicisti ritratti, ci consegnava il primo, compiuto atto d’amore verso i protagonisti di quel mondo di suoni che ama sopra tutti gli altri.

Da allora, Roberto Cifarelli è diventato un professionista della fotografia dello spettacolo, ma non ha perso la tensione che anima il dilettante, inteso però come colui che in maniera competente si “diletta” (al più alto livello) con un fenomeno artistico e spirituale. Così, il suo mondo di immagini ha trovato sempre più spazio nelle riviste specializzate, Musica Jazz in testa, (ma anche Jazzit, Downbeat, Amadeus, Insound) nelle copertine di libri o degli album pubblicati da grandi etichette, come la Blue Note e la ECM, o da intraprendenti Indies quali Splasch, Map, Abeat, Alfa Music, Cam Jazz, Via Veneto. Ed anche nelle innumerevoli rassegne che lo hanno invitato ad esporre: da Piacenza a Gallarate, da Iseo alla Brianza, da Vicenza a Udine, Vignola, Ivrea ed anche Colonia, in Germania.

Collabora attivamente con i musicisti in progetti multimediali che mettono in rapporto la musica con l’immagine ed ha ideato lo spettacolo Pentafotogramma, nel quale documenta in diretta il “pre” e il “durante” di concerti di artisti quali Antonello Salis, Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Beppe Caruso, Renato Sellani e Max De Aloe. Questo rapporto stretto, di amicizia e conoscenza, che lo lega ai musicisti è anche il segreto dell’immediatezza delle sue foto, che al di fuori di ogni ricerca formalistica cercano soprattutto di far uscire non tanto il fotografo, quanto il musicista, la sua peculiare gestualità. Forse per questo le sue immagini trasmettono lo stesso calore e la medesima serenità che si provano stando al fianco dell’uomo Roberto Cifarelli.

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