Genova. Tra le aziende energivore ci sono sicuramente anche tutte quelle legate al trasporto, pubblico compreso. E così le ferrovie si trovano a essere tra i soggetti più interessati dall’aumento dei costi dell’elettricità che, finora, sono legati a quelli del gas.
“Tuttavia – ha detto Luigi Ferraris, amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato – al momento non sono previsti aumenti per il prezzo dei biglietti dei treni”.
Ferraris è intervenuto a margine della firma del protocollo d’intesa con Mims ed enti territoriali genovesi per il progetto di riqualificazione legato alla linea ferroviaria del Campasso. Prima di andare via ha affrontato il problema del caro energia.
“Il rischio di un caro biglietti oggi non c’è, non in maniera così spinta, anche se il costo dell’energia sulle nostre attività incide”, ha spiegato.
“Al momento non abbiamo in previsione aumenti del costo dei biglietti ferroviari“, ha ribadito aggiungendo che Fs sta cercando di slegarsi sempre di più dall’energia acquistata da terzi.
“L’obiettivo previsto dal piano industriale è quello di autoprodurre a regime circa il 40% dell’energia necessaria a coprire il fabbisogno, ne copriamo già una parte con energie rinnovabili ma il punto è autoprodurre per metterci al riparo dagli aumenti. Questo avrebbe un impatto positivo anche sui nostri utenti”.