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Accordo con Pd-Azione, una parte della segreteria di Sinistra italiana frena: “No senza il voto degli iscritti”

La consultazione è imposta dallo statuto, dicono 4 componenti della segreteria che registrano "dissenso e disorientamento per l'annuncio della decisione prima della Consultazione degli iscritti"

sinistra italiana genova

Genova. Appena fatto l’accordo con Pd di Enrico Letta e quindi (indirettamente) con Azione di Carlo Calenda, l’accordo già scricchiola.

A poco più di un’ora della conferenza stampa unitaria tenuta da Enrico Letta, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, in un comunicato firmato da 4 dei 15 membri della segretaria nazionale di Sinistra Italiana (posizione condivisa dalla segreteria genovese del partito) arriva lo stop, almeno fino al via libera degli iscritti.

“Nessun accordo tra SI e PD-Azione, lo Statuto impone la Consultazione nazionale degli iscritti” si legge nella nota.

“L’Assemblea nazionale col 61% dei voti si è espressa favorevolmente a quella alleanza, riconfermando l’ormai tardiva necessità di allargare al M5S, ma, così come richiesto da 4 componenti della Segreteria nazionale (Fattori, Fucito, Pillozzi e Prodi) e centinaia di dirigenti e militanti, la decisione finale deve passare per il voto degli iscritti, come previsto dallo Statuto” scrivono i quattro firmatari del documento.

“Attendiamo che la Commissione Nazionale di Garanzia, riunita alle 17.00 di oggi, proceda a validare il quesito e indichi l’imminente data della Consultazione. Una grande parte della comunità politica di Sinistra Italiana sta esprimendo dissenso e disorientamento per l’annuncio della decisione prima della Consultazione degli iscritti e crediamo che in assenza di essa nessuna decisione possa considerarsi definitiva.”

In conferenza stampa il segretario di SI Nicola Fratoianni aveva detto che “ricordare le differenze significa rendere più forte e significativa la capacità di misurare le differenze ma anche la necessità di una convergenza in questa campagna elettorale. Ci presenteremo agli italiani con parole chiare, ciascuno col proprio programma e la propria leadership, con le proprie idee”. “Insieme ci batteremo, ognuno con le proprie forze, per evitare che la destra governi il governo del Paese”.

Ed Enrico Letta, ben conscio del nervosismo soprattutto tra gli elettori di tutte le forza politiche per l’accordo super allargato aveva chiesto to che “Il senso di responsabilità prevalga sulle altre considerazioni nei prossimi giorni di campagna elettorale”. Letta aveva parlato di “accordi separati ma compatibili: un patto elettorale e un accordo elettorale oggi”, riferendosi a quelli con Azione e all’odierno con Si e Verdi. “Questa intesa è compatibile con quanto negoziato martedì scorso”.

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