Soccorso

Siccità, via libera per un nuovo rilascio da 700mila metri cubi dal Brugneto verso Piacenza

L'ok dopo il via libera di Iren che ha 'fatto i calcoli' con le previsioni e i consumi dei prossimi mesi. Ma da Piacenza arriva la mobilitazione: "Nel 2024 nuovo contratto con maggiori rilasci"

Siccità Brugneto

Genova. Dopo il nulla osta di Iren è stato approvato dagli uffici tecnici di Regione Liguria un rilascio straordinario di 700mila metri cubi d’acqua dall’invaso del Brugneto verso il Piacentino, la cui crisi idrica sta toccando in questi giorni livelli drammaticamente da record.

La richiesta di una nuovo rilascio d’acqua, successivo a quello di 2,5 milioni di metri cubi previsto dal contratto e quest’anno anticipato di circa un mese, è arrivata in questi giorni proprio dal comune di Piacenza che con la sindaco Katia Tarasconi ha attivato un tavolo di confronto con l’ente regionale ligure, quello emiliano e i tecnici di Iren.

La decisione, fino a qualche giorno fa esclusa in maniera cautelativa, arriva all’indomani della relazione tecnica della stessa Iren che, attraverso la sua società Ireti che gestisce in modo integrato la distribuzione di acqua sul territorio, ha rilasciato un parere tecnico favorevole.  L’ente gestore ha analizzato la situazione incrociando i dati dell’attuale riempimento del lago artificiale del Brugneto e le previsioni stagionali di precipitazioni previste nei prossimi mesi, dando quindi il via libera a questo rilascio straordinario, con la garanzia che questo non comprometta l’uso idropotabile dell’acqua nel territorio genovese. La richiesta avanzata dall’Emilia Romagna era di 1,6 milioni di metri cubi.

Siccità Brugneto
Il Brugneto a inizio Luglio

Secondo la relazione “si sono ipotizzati diversi scenari di piogge attese a partire da agosto a dicembre, con il 75%, il 50% e il 33% delle piogge medie, con le piogge reali del 2017 e ancora con il decimo percentile delle piogge medie. Si è valutato di conseguenza il possibile prelievo necessario dal lago del Brugneto e quello che sarà il volume atteso invasato per ogni fine mese tenendo conto di un rilascio supplementare, da eseguire nell’immediato, di 700.000 metri cubi d’acqua”.

Dai dati raccolti nella relazione tecnica di Iren “L’ipotesi con le piogge al 75% non desta alcuna preoccupazione, le altre ipotesi meritano maggiore attenzione. La prima con l’ipotesi del 50% di pioggia attesa indica un minimo volume a fine ottobre di poco più di 8 milioni di mc, che è comunque di sicurezza per l’esercizio, prevedendo comunque una risalita da novembre in poi. Da notare che la cumulata annuale di 883 mm rappresenterebbe un valore in assoluto più basso dal 1970 in avanti, dove il minimo, del 1973 è stato di 972 mm”.

L’ipotesi con le piogge al 33% è di maggiore attenzione anche se il minimo previsto a dicembre è di circa 7 milioni di metri cubi e dovrebbe rappresentare, con buona probabilità, il valore minimo, visto che storicamente tutte le crisi si sono sempre risolte al massimo nel mese di dicembre – si legge nella nota – Si sottolinea che la cumulata annua, in questo caso, rappresenterebbe il 70% della minima cumulata mai registrata dal 1970 quindi estremamente improbabile il suo verificarsi”.

Lago Val Noci mezzo vuoto 2 luglio 2022
Il lago Val Noci vicino alla secca

“L’ipotesi con la pioggia reale del 2017 – conclude la relazione – indica un valore minimo di invaso simile all’ipotesi con il 33% delle piogge medie, ma un rassicurante rialzo del lago a dicembre, così come avvenuto nel 2017. Infine l’ipotesi con il decimo percentile delle piogge medie indicherebbe un minimo a dicembre di oltre 9 milioni di metri cubi, un dato non allarmante derivante da un autunno con una cumulata di 484 mm”.

Anche nella peggiore delle ipotesi calcolate, quindi, il nuovo rilascio non intaccherà in maniera decisiva la riserva idrica del maggiore serbatoio genovese, anche se toccherebbe il minimo storico di riempimento, con quei 7 milioni di metri cubi che rappresentano poco più di un quarto della sua capienza massima. Diversa la prospettiva per Piacenza: il “soccorso” di Genova, che in realtà non è una novità storica, potrebbe non essere sufficiente per la complicata situazione idrica delle campagne piacentine e delle tante aziende agricole letteralmente a secco: “Purtroppo – ha sottolineato il consigliere della provincia di Piacenza con delega all’agricoltura Giampaolo Maloberti intervistato dal quotidiano on line Libertà – l’acqua in più rilasciata dal Brugneto rischia di essere limitata dal deflusso minimo vitale, senza soddisfare le reali esigenze dei coltivatori. Si tratta comunque di un importante passo avanti, per cui ringrazio la Regione Liguria”.

E se questa stagione si sta rivelando veramente complicata dal punto di vista idrico, nel 2024 potrebbe esserlo ancora di più: tra due anni, infatti, scade la convenzione per il Brugneto, che dovrà quindi essere rinnovata. I comuni piacentini si stanno preparando alla “battaglia” per rivedere i termini dell’accordo:”Tutti i comuni piacentini devono unirsi per cambiare le regole – ha detto Lodovico Albasi, sindaco di Travo – l’obiettivo deve essere quello di ottenere maggiori rilasci idrici”.

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