Mercato 21 luglio

Sampdoria, servono 5 giocatori: Giampaolo ha detto quali, Faggiano scelga chi

Un giovane talento serbo nel mirino: Mihailo Ivanović

Sampdoria Vs Sassuolo

Genova. Senza nessun velo di polemica, né tanto meno volontà di mettere le mani avanti, mister Giampaolo ha chiarito, “urbi et orbi”, quali sono gli attuali buchi in rosa, a partire da un portiere più o meno del livello di Falcone (ed i nomi circolati finora – leggi Federico Ravaglia, Simone Colombi, Nikita Contini – non sembrano tali, avendo tutti e tre un curriculum addirittura inferiore a quello di Nicola Ravaglia).

Senza mezzi giri di parole, ma con l’onestà dialettica che lo contraddistingue, ha specificato che – ad oggi – il gruppo ha bisogno di 5 giocatori (più quanti necessari per ogni altro titolare che dovesse nel frattempo uscire), premettendo che il suo è un discorso esclusivamente tecnico, non essendo di sua competenza i risvolti economici.

Oltre al dodicesimo (all’altezza), serve un play – sempre Giampaolo dixit – che prenda il posto di Albin Ekdal, chiarendo che Yepes Laut è bravissimo, quanto a velocità di pensiero, ma che per emergere necessita di situazioni di gioco che comportino una percentuale di possesso palla superiore agli avversari

Ha aggiunto che c’è bisogno di una mezz’ala ‘da corsa’ che compensi la partenza di Morten Thorsby, attestando l’attuale non competitività del centrocampo.

Manca, inoltre, un’ala (qualora ci fosse bisogno di spostare Sabiri in mezzo al campo), ma per questo ci sarà tempo per provvedere, mentre invece il tempo stringe negli altri ruoli (indispensabile alzare il tasso qualitativo a metà campo), in particolare anche per i difensori centrali, carenti di una figura anche qualora venisse confermato Jeison Murillo, per il quale ha speso belle parole (citando ‘umiltà, disponibilità, entusiasmo) ed arrivando a confessare che sta riflettendo sill’opportunità di trattenerlo in rosa.

Se poi, il Torino si presentasse a bussare alla porta con tanti soldi in mano, per poter avere Colley al posto di Bremer, il lavoro per Faggiano ed Osti raddoppierebbe…

Stesso discorso di gradimento, fatto per Murillo, il tecnico lo ha ripetuto per Medhi Léris e del resto noi stessi abbiamo avuto modo di tesserne le lodi, durante le amichevoli che abbiamo commentato.

Il mister si è dichiarato soddisfatto delle tre punte dello scorso anno (Caputo, Gabbiadini e Quagliarella), facendo intuire che Bonazzoli, Torregrossa (praticamente fatta col Pisa), La Gumina (ha trovato nuovi estimatori a Benevento) e De Luca (nonostante una citazione positiva per quest’ultimo) sono destinati ad andare a giocare altrove.

Il feeling con gli uomini mercato sembra peraltro continuare, essendo il tecnico conscio delle problematiche finanziarie in cui questi devono operare ed ha perfino detto che, non più tardi di ieri, gli è stato proposto il nome di un giocatore ‘forte’ (in aggiunta ai tantissimi altri purtroppo ‘scivolati’ via), che sarebbe felice di veder arrivare. Ha perfino detto che sarebbe sorpreso se non arrivasse Marko Pjaca… Peccato non fossero evidentemente ancora arrivate, nemmeno a lui, le voci che poi hanno iniziato a circolare, in merito ad un ripensamento del croato, allettato dall’idea di tornare a giocare nella Dinamo Zagabria.

Queste sono le esigenze tecniche, poi ci sono i ‘paletti’ finanziari… Chi ‘cede’, vuole monetizzare, chi ‘acquisisce’ vuole farlo attraverso prestiti da trasformarsi eventualmente in compere future…

Ecco perché stanno proseguendo le ‘telenovelas’ con Ascoli (Dario Šarić) e Parma (Alberto Grassi e Jasmin Kurtić), in stand by non certo perché la Samp è alla ricerca di qualcosa di più tecnico, ma solo perché ancora non si è trovata la quadra economica.

Quanto alle voci riguardanti al centravanti boa, Roberto Inglese, ancora in rete oggi, riteniamo siano infondate, oltre che per la tipologia di attaccante, proprio in virtù delle commentate dichiarazioni di Giampaolo, circa le punte già a disposizione.

Per identica motivazione, difficile credere alla voce di una trattativa fra la Samp e l’Atletico Madrid, per portare in blucerchiato (sia pur in prestito) Marcos Paulo, reduce da analoga esperienza ai portoghesi del Famalicão, essendo una punta centrale, brava nel far salire i compagni, ma anche ad attaccare la profondità.

Voci, voci, voci… di questo è fatto il calciomercato e così ecco tornare a galla Bryan Gil, l’esterno spagnolo del Tottenham, che non rientra nei piani degli ‘Spurs’ di Antonio Conte e subito dopo  spuntare dal nulla l’interessante nome di David Okereke (da noi video intervistato nei mesi scorsi per conto di Genova 24), tornato al Club Bruges, dopo il prestito al Venezia. E’ un attaccante che ha nella velocità la sua arma migliore, un contropiedista nato, ma che  può essere schierato anche come esterno d’attacco, essendo tecnicamente dotato e abile nei movimenti senza palla, oltre che nel pressing in fase difensiva.

Idoneo al gioco di Giampaolo, ma inavvicinabile, per i costi del cartellino, è invece Musa Barrow (del Bologna), talmente fuori portata, da dover dare ben poca importanza a tale supposizione.

D’altronde, non si sa neppure quanto possa essere credibile, la voce di un possibile prestito di Daniele Rugani, dalla Juventus, una pedina tecnicamente ideale per la difesa, con il grosso problema del nodo ingaggio, non facile da sciogliere.

Più misteriosa la trattativa col Pisa, che vuole Ernesto Torregrossa  e Manuel De Luca  e si fa fatica a comprendere cosa osti (gioco di parole) a concludere lo scambio con Maxime Leverbe… La quantificazione delle rispettive valutazioni? Dai, se l’interesse è reciproco, un incontro a metà strada non dovrebbe essere difficile da raggiungere…

Consoliamoci con i giovani… Dalla patria di Boškov, trapela un interessamento della Samp per un giovane talento locale, Mihailo Ivanović, punta centrale dal goal facile (classe 2004) della Vojvodina di Novi Sad… L’auspicio è che sia bravo, quanto Todor Veselinović, il centravanti che arrivò nel Doria, assieme a Vujadin, nell’estate del 1961… e pazienza se – come Boškov – fu una meteora in blucerchiato, perché “Toza” era davvero forte, come testimoniano i suoi 170 goal in 341 partite in carriera, comunque anche 4 nella Samp in 15 match (pochi, però il regolamento di allora imponeva che potessero giocare solo tre stranieri su quattro tesserabili e la Sampdoria aveva gli intoccabili Tito Cucchiaroni e Nacka Skoglund, con i due serbi, appena arrivati, a giocarsi il terzo posto, in mezzo alle difficoltà di ambientazione, ben più complicate dei tempi d’oggi).

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