Genova. I saldi non tirano più. O almeno, non in questa collocazione e con questa formula. Almeno secondo Confesercenti che dopo il primo giorno di prezzi taglia tira un primo bilancio senza dubbio negativo.
“Sinceramente non si è vista la differenza con i giorni precedenti, anzi – dice Francesca Recine, presidente provinciale Fismo e vicepresidente nazionale dell’associazione – venivamo da settimane molto positive, che avevano registrato una ripresa degli affari a livelli pre-Covid, e l’impressione è che chi, oggi, è venuto a comprare, lo avrebbe fatto lo stesso, anche se non ci fossero stati i saldi. L’effetto richiamo, insomma, non ha funzionato”.
«Ogni anno – prosegue la presidente Fismo – siamo sempre più convinti che un inizio così anticipato dei saldi sia controproducente: contrae il margine degli esercenti e, ormai, non serve nemmeno più ad invogliare i clienti. In estate, poi, contribuisce pure il gran caldo ad allontanare le persone dallo shopping, tant’è che oggi il movimento c’è stato soprattutto nelle ore più fresche del mattino e in centro storico, grazie alla presenza dei turisti. Ma poi, come era ovvio che fosse, la gente è andata al mare».
Un giudizio meno tranchant per Coop Liguria. “Nonostante la giornata di sole sono stati buoni gli ingressi rispetto alle altre giornate – sottolinea Andrea Pozzo, direttore dei Centri Commerciali Europa, Il Mirto, Bisagno a Genova e Le Lampare ad Arenzano -. Come al solito l’abbigliamento è la merceologia più ricercata dai clienti nel primo giorno di saldi. Dopo le 17 si nota il classico afflusso in aumento alimentato da chi ritorna dal mare”.
Anche all’Aquilone in Valpolcevera afflusso nella media del primo giorno di saldi degli altri anni. ” Abbigliamento e calzature i settori con maggiori acquisti” – sottolinea il direttore Paolo Picardi.